Meredith: Sollecito, "Non me ne vado dall'Italia"

FIRENZE. "Per alcuni investigatori, i primi sospettati sono come i primi amori, non si dimenticano, anche se le figure di Amanda e Raffaele risultano subito incompatibili con la figura di Guede". Lo ha detto Giulia Bongiorno, legale difensore di Raffaele Sollecito, durante la sua arringa al processo d'appello in corso a Firenze. Sollecito in aula, parlando con i giornalisti prima dell'inizio dell'udienza, ha assicurato che non se ne andra' all'estero: "resto in Italia", ha detto.
"Guede rappresentava il movente che si voleva escludere - ha spiegato Bongiorno - il mostro che viene da fuori, l'intruso, l'emarginato, viveva di espedienti, rubacchiava, usava coltelli e molestava le ragazze. Anziche' abbandonare il primo amore, Raffaele e Amanda, inizia una poderosa attività investigativa diretta a conciliare l'inconciliabile, per dimostrare che Rudy condivideva stili di vita con Raffaele e Amanda. Il punto non e' piu' provare se Raffaele e Amanda hanno ucciso ed erano sulla scena del delitto, ma una parte del processo diventa il tentativo di provare che Raffaele e Amanda frequentavano Guede - ha concluso Bongiorno - e inizia una vertiginosa attivita' investigativa che non porta a niente".
Secondo la Bongiorno il movente dell'omicidio di Metz, così come ipotizzato dalla procura di Perugia, quello cioé di un gioco erotico finito male, e dal procuratore generale di Firenze, cioé una lite finita in omicidio legata alle pulizie della casa, e' "camaleontico" e "monco".
"Raffaele - ha spiegato Bongiorno - non era un cagnolino. Non e' che puo' uccidere per amore di Amanda. Non esageriamo. In questo processo, il movente sembra un optional. Ne abbiamo sentiti due e questo la dice lunga sulla fluidita' del processo. Il Pg di Firenze - ha proseguito Bongiorno - non crede al festino a luci rosse e cambia movente. Non poteva fare altrimenti, e' stata un'abile mossa. Se i tre avessero voluto fare un festino a luci rosse, il quarto invitato non sarebbe stato Rudy Guede, ma magari sarebbe stato un ragazzo della casa di sotto. Non per il colore della pelle, ma perche' Guede non era gradito, non se lo filavano. La pelle nera non c'entra niente. Guede - ha concluso il legale - aveva un tipo di condotta che non era gradita a nessuno".

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