(ANSA/EPA) |
L’epicentro è sito nella regione di Puebla, a 10 km di profondità.
Molte persone sono fuggite in strada. Lo riferiscono i media locali. Nella capitale vivono oltre 20 milioni di persone.
BILANCIO E' DI 248 VITTIME - L'ultimo bilancio parla di 248 morti, gran parte dei quali nello stato di Morelas e a Città del Messico, oltre che a Puebla e negli stati del Messico e di Guererro. Sui tanti fronti dell'emergenza, l'aspetto centrale è quello di salvare chi è rimasto sotto i detriti dei tanti crolli in città: una quarantina, ha precisato il presidente Enrique Pena Nieto, tra i quali quello nella scuola 'Enrique Rebasamen' dove sono rimasti intrappolati anche dei bambini. Venti di loro sono morti insieme ad una maestra del collegio dal quale, riferiscono i media locali, una piccola di sei anni ancora intrappolata è riuscita a entrare in contatto via Whatsapp con i soccorritori. A sottolineare la lotta contro il tempo per scavare tra i detriti alla ricerca dei sopravvissuti è stato tra gli altri il sindaco Miguel Angel Mancera, che ha disposto lo 'stato d'emergenza' in tutta la città.
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