La disoccupazione scende all’11,5%, ma crescono gli inattivi


di MARCO MONGELLI - Il tasso di disoccupazione è sceso a febbraio all’11,5%, in calo di 0,3 punti percentuali rispetto a gennaio e di 0,2 punti rispetto a febbraio 2016. Lo rileva l’Istat (dati provvisori). In particolare, il tasso di disoccupazione tra i giovani (15-24 anni) a febbraio è calato al 35,2%, con una diminuzione di 1,7 punti rispetto a gennaio e di - 3,6 punti rispetto a febbraio 2016. Si tratta del tasso minimo dall’agosto 2012, ma resta un livello comunque elevatissimo, tra i peggiori in Europa (restiamo terz’ultimi, davanti solo a Spagna e Grecia). Il tasso di occupazione è stabile a febbraio al 57,5%. Mentre gli occupati sono cresciuti di 8.000 unità rispetto a gennaio (di 294.000 unità rispetto a febbraio 2016). Un incremento spiegato dall’Istat con «il ruolo predominante degli ultracinquantenni». Sale il numero di lavoratori a termine, mentre calano i lavoratori a tempo indeterminato e restano stabili gli indipendenti. Si assiste viceversa a una crescita degli inattivi (+51mila unità), concentrata tra gli uomini.

L’ANALISI

A febbraio solo 8mila occupati in più. Giù la disoccupazione. Il tasso di disoccupazione nel mese di febbraio scende all’11,5%.

A febbraio si registra un aumento del tasso di inattività di 0,1 punti su gennaio (+51.000 inattivi) mentre su febbraio 2016 si segnala un calo dell’inattività di 0,8 punti (-380.000 inattivi sull’anno). I disoccupati a febbraio sono diminuiti sotto quota tre milioni a 2.984.000 unità, in calo di 83.000 unità su gennaio e di 18.000 unità su febbraio 2016. Di qui il tasso di disoccupazione in flessione a febbraio all'11,5%, come segnalato sopra.

Il tasso di disoccupazione giovanile ha fatto registrare a febbraio il minimo dall’agosto 2012. In calo di 1,7 punti, si è attestato al 35,2%. Lo rileva l’Istat ricordando che dal tasso sono esclusi per definizione i giovani inattivi, cioè coloro che non sono occupati e non cercano lavoro, nella maggior parte dei casi perché impegnati negli studi. Se si guarda al tasso di occupazione nella fascia dei più giovani sono occupati il 16,4% del totale, stabili su gennaio e in crescita di 0,3 punti su febbraio 2016. Il calo della disoccupazione giovanile è stato possibile, però, non tanto per un segno + dell’occupazione (stabile sul mese e in aumento di 0,3 punti su febbraio 2016) quanto per l’aumento dell'inattività (+0,7 punti su gennaio e +1 punto percentuale su febbraio 2016). I disoccupati nella fascia più giovane sono scesi di 41.000 unità rispetto a gennaio (toccando quota 525.000) e di 78.000 unità rispetto all'anno precedente. Gli inattivi in questa fascia sono aumentati di 38.000 unità su gennaio e di 36.000 unità su febbraio 2016. Gli occupati tra i 15 e i 24 anni sono rimasti stabili rispetto a gennaio e cresciuti di 15.000 unità su febbraio 2016.

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Occupati febbraio stabili mese, +294.000 anno

L’Istat, sempre sulla base dei dati provvisori, sottolinea che a febbraio gli occupati totali erano a quota 22.862.000. E che sono aumentati di 8.000 unità rispetto a gennaio e di 294.000 unità rispetto a febbraio 2016. La crescita annua è equamente distribuita tra uomini (+144.000) e donne (+150.000) mentre rispetto a gennaio c'è una crescita di 55.000 occupati tra le donne e una riduzione di 47.000 unità tra gli uomini. L'occupazione aumenta tra gli over 50 e diminuisce nelle altre classi di età. Il tasso di occupazione è stabile al 57,5%.




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