Milano, 14 dicembre 2025 – Un incendio nella Casa circondariale di Milano San Vittore è stato prontamente gestito e non ha causato danni a detenuti o personale, come conferma il Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria, dopo il secondo rogo scoppiato sabato 13 dicembre.
Il primo incendio si è sviluppato verso mezzogiorno nei sotterranei del carcere a causa di un cortocircuito a un quadro elettrico. Le fiamme sono state subito spente, ma hanno provocato un blackout nel terzo raggio dell’istituto, rendendo necessario, in serata, il trasferimento di circa 250 detenuti in altre carceri, in Lombardia e in alcune strutture di altre regioni. Poco dopo, nello stesso raggio, è divampato un secondo incendio.
L’istituto è stato messo in completa sicurezza grazie anche al tempestivo intervento dei Vigili del Fuoco e della Protezione Civile di Milano, che hanno contenuto rapidamente l’evento e ripristinato le condizioni di sicurezza.
Secondo i Vigili del Fuoco, il primo incendio è stato causato da un guasto tecnico, mentre le indagini proseguono per chiarire le cause del secondo rogo.
La vicenda riporta in primo piano il problema del sovraffollamento: secondo Gennarino De Fazio, segretario generale della Uilpa Polizia Penitenziaria, a San Vittore ci sono 1.109 detenuti a fronte di 484 posti disponibili, con un sovraffollamento del 229%. In Lombardia, i detenuti sono 8.872 a fronte di 5.638 posti disponibili, con un sovraffollamento medio del 157%.
Anche Leo Beneduci, segretario generale del sindacato Osapp, evidenzia come le strutture penitenziarie soffrano criticità legate a vetustà, mancate manutenzioni e carenza di personale, aggravate dal sovraffollamento e dai trasferimenti dei detenuti nelle carceri vicine.
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