Roma, 22 dicembre 2025 – La Legge di Bilancio 2026, del valore complessivo di 22 miliardi di euro, approda a Palazzo Madama dopo il via libera della Commissione Bilancio del Senato. L’approvazione in Aula è prevista per martedì, dopodiché il testo passerà alla Camera dei Deputati: la discussione generale inizierà il 28 dicembre e il voto finale è programmato per il 30 dicembre, con l’obiettivo di evitare l’esercizio provvisorio.
Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha dichiarato: “Il percorso è stato tortuoso, ma l’importante è arrivare in vetta”.
Le principali misure approvate
Iperammortamento e Transizione 4.0: prorogato fino al 30 settembre 2028, con maggiorazioni dal 50% al 180% a seconda dell’importo degli investimenti. Previsti 1,3 miliardi per il credito d’imposta Transizione 4.0 e 532,64 milioni per le imprese che hanno fatto domanda per il credito d’imposta Zes unica.
Lavoro e salari: introdotta una norma che limita la responsabilità degli imprenditori in caso di retribuzioni giudicate non conformi ai contratti collettivi. La Cgil ha criticato la disposizione definendola un attacco ai diritti dei lavoratori.
Assunzioni straordinarie: 240 funzionari e 77 assistenti saranno assunti con contratti a termine per attivare 24 nuove sezioni per il riconoscimento della protezione internazionale, in linea con il Patto europeo su migrazione e asilo.
Famiglia e abitazioni: valore massimo della casa esclusa dal calcolo Isee alzato a 200mila euro nei capoluoghi delle aree metropolitane.
Pensioni: stop al cumulo dei fondi pensionistici complementari per andare in anticipo in pensione; aumentano i tagli per i lavoratori precoci e usuranti.
Tfr e previdenza complementare: estensione della platea delle aziende obbligate a conferire il Tfr al fondo Inps; ritorna l’adesione automatica alla previdenza complementare per i neoassunti.
Contratti e tasse: aliquota agevolata al 5% per incrementi contrattuali fino a 33mila euro anche per rinnovi 2024.
Rottamazione quinquies: confermata con riduzione dei tassi dal 4% al 3%, cartelle dal 2000 al 2023.
Assicurazioni: 1,3 miliardi di contributi versati a titolo di acconto sul premio dei veicoli e natanti.
Infrastrutture: rifinanziamento del Ponte sullo Stretto con 780 milioni nel 2032-2033; Piano Casa ridotto a 110 milioni per il 2026 e 100 per il 2027.
Sanità e farmaci innovativi: taglio di 140 milioni al Fondo per farmaci innovativi, a copertura dell’aumento del tetto della spesa farmaceutica dal 2026.
Fondo per lo Sviluppo e la Coesione: riduzione di 300 milioni per il 2026 e 100 milioni per il 2027-2028.
Caccia e biodiversità: il Pd denuncia modifiche alla legge sulla caccia a favore delle lobby venatorie.
Anas e Fs: previsto il ritorno di Anas al Ministero dell’Economia.
Authority e spoil system: possibilità di risoluzione automatica dei contratti dirigenziali a tempo determinato in caso di riorganizzazione.
Il testo contiene numerosi emendamenti, dai bonus edilizi alle agevolazioni fiscali per famiglie e imprese, passando per interventi su infrastrutture, sanità e previdenza, confermando un approccio complesso e multilivello della manovra 2026.

0 Commenti