Ucraina: tensioni sul piano di pace USA, Mosca e Europa entrano in contrasto


Il piano americano per la pace in Ucraina continua a suscitare dibattiti e modifiche. Secondo il consigliere del capo dell'Ufficio del Presidente ucraino, Oleksandr Bevz, il piano originario in 28 punti “non esiste più”: alcuni punti sono stati eliminati, altri modificati, e nessuna osservazione ucraina è rimasta senza risposta. Il primo viceministro degli Esteri ucraino, Sergiy Kyslytsya, ha confermato che i punti sono stati ridotti a 19 e che sulle questioni politicamente più controverse l’ultima parola spetterà ai presidenti Donald Trump e Volodymyr Zelensky.

Secondo l’Economist, l’amministrazione statunitense potrebbe posticipare di una settimana la scadenza fissata per il 27 novembre per l’accordo finale. Il presidente russo Vladimir Putin, in una conversazione telefonica con il leader turco Recep Tayyip Erdogan, ha ribadito che il piano USA “può costituire la base per una soluzione pacifica definitiva”, mentre il piano europeo, pubblicato dai media, viene giudicato da Mosca “non costruttivo”.

La controproposta europea conta 24 punti: respinte le richieste sui territori non occupati a est, ma richieste garanzie sulla clausola di sicurezza e sull’uso degli asset russi congelati per la ricostruzione. Sul tavolo anche il ruolo di UE e NATO. Il presidente del Consiglio Europeo Costa ha commentato: “A Ginevra sono stati fatti passi avanti, ma ci sono ancora questioni da risolvere”. La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha aggiunto: “Solo Kiev può decidere sul suo esercito”, mentre la premier italiana Giorgia Meloni ha riferito di aver parlato con Trump, che si è dichiarato disponibile a lavorare sul piano.

Intanto, tensioni militari emergono sul terreno: tre dei quattro aeroporti internazionali di Mosca sono stati temporaneamente chiusi a causa di un attacco di droni ucraini, secondo le agenzie russe.

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