Sale la tensione in vista dello sciopero generale proclamato da Usb e Cgil per domani, venerdì 3 ottobre, in risposta all’abbordaggio della Global Sumud Flotilla da parte della Marina israeliana.
Nel pomeriggio è arrivato lo stop della Commissione di garanzia sugli scioperi, che ha giudicato l’agitazione “illegittima” per mancato rispetto dell’obbligo di preavviso previsto dalla legge 146/90. La Commissione ha infatti ritenuto inconferente il richiamo dei sindacati alla possibilità di scioperare senza preavviso nei casi di difesa dell’ordine costituzionale o tutela della sicurezza dei lavoratori.
Nonostante ciò, i sindacati confermano la mobilitazione e annunciano che presenteranno un ricorso al giudice del lavoro contro la delibera del Garante. In assenza di una precettazione, eventuali sanzioni non possono essere comminate ai lavoratori aderenti, ma solo alle organizzazioni sindacali, con un limite massimo di 50mila euro.
Le posizioni in campo
Il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, ha ribadito che lo sciopero è legittimo:
“Lo abbiamo proclamato rispettando la legge 146: in presenza di violazioni costituzionali e della sicurezza dei lavoratori, si può scioperare senza preavviso. Impugneremo la delibera e contestiamo eventuali sanzioni.”
Il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, con riferimento a quanto stabilito dal Garante, ha invitato alla responsabilità :
“In questa fase delicata, Salvini non ritiene utili prove di forza e si appella a sindacati, lavoratori e organizzazioni affinché scelgano il rispetto delle regole”.
Il vicepremier ha inoltre annunciato che il Consiglio dei Ministri discuterà una revisione della normativa sugli scioperi, compreso l’aggiornamento delle sanzioni previste per chi incrocia le braccia senza rispettare le regole (attualmente da 2.500 a 50mila euro).
Lo sciopero generale
Cgil e Usb motivano la protesta con la gravità dell’abbordaggio della Flotilla, che ha coinvolto cittadini italiani:
“Non è solo un crimine contro persone inermi, ma un colpo all’ordine costituzionale che impedisce azioni umanitarie verso la popolazione palestinese sottoposta dal governo israeliano ad una vera e propria operazione di genocidio. È un attentato diretto all’incolumità e alla sicurezza di lavoratrici e lavoratori imbarcati”, sottolineano i sindacati.
Durante lo sciopero, saranno comunque garantite le prestazioni indispensabili secondo le regolamentazioni di settore. Usb e Cgil ribadiscono la loro linea: “Israele attacca il diritto internazionale. Ora è il momento di bloccare tutto”.
0 Commenti