Hamas ha annunciato ufficialmente di essere pronta a rilasciare tutti gli ostaggi israeliani ancora nelle sue mani, in linea con il piano proposto dagli Stati Uniti, ma ha condizionato il via libera a ulteriori negoziati e discussioni sulla proposta americana. La fazione islamica chiede inoltre un ruolo futuro nei colloqui, escluso dalla bozza attuale.
Da parte sua, Israele si prepara ad attuare la prima fase del piano, confermando la piena collaborazione con l’amministrazione Trump per porre fine al conflitto, secondo quanto dichiarato dall’ufficio del premier Netanyahu. Intanto, il presidente Usa Donald Trump ha postato un videomessaggio su Truth definendo la situazione come “un grande giorno, forse senza precedenti”, accolto con entusiasmo dai familiari degli ostaggi.
Nonostante l’apertura al negoziato, nella notte Israele ha continuato a bombardare Gaza City, secondo quanto riferisce l’agenzia di protezione civile locale, anche se da stamattina gli attacchi dell’IDF su tutta la Striscia sono stati sospesi.
La comunità internazionale ha reagito con attenzione:
- Italia: la premier Giorgia Meloni ha rinnovato il suo pieno sostegno agli sforzi del presidente Trump;- Francia: Emmanuel Macron ha parlato di “rilascio degli ostaggi e cessate il fuoco a Gaza a portata di mano”;
- Regno Unito: il premier Keir Starmer ha definito la situazione un “significativo passo avanti”;
- Turchia: Erdogan ha invitato Israele a cessare “immediatamente” tutti gli attacchi.
Intanto, in Italia, si è svolto uno sciopero generale e cortei in oltre 100 città a sostegno della Flotilla e della popolazione di Gaza. Secondo sindacati di base e Cgil, oltre 2 milioni di persone hanno partecipato ai cortei, con 300.000 a Roma e 100.000 a Milano; il Viminale stima invece meno di 400.000 partecipanti in tutta Italia. Gli scontri con le forze dell’ordine hanno provocato 55 agenti feriti, tensioni a Bologna, Torino, Pisa e blocchi dei porti di Napoli e Livorno.
Le manifestazioni hanno scatenato un acceso dibattito politico: Matteo Salvini ha attaccato Landini parlando di “guerra politica dalla Cgil”, mentre la segretaria del PD Elly Schlein ha replicato: “Giù le mani dai diritti”. L’ex premier Giuseppe Conte ha invece sottolineato che “Meloni è stata la prima a agitare le piazze”.
L’apertura di Hamas al piano Trump, unita alla mobilitazione internazionale e alle proteste in Italia, segna una fase cruciale e delicata del conflitto a Gaza, con la possibilità concreta di un rilascio degli ostaggi e un cessate il fuoco a breve.
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