Femminicidio di Via Iglesias, le testimonianze: “Tutti sapevano, nessuno ha fatto nulla”


Il processo per l’omicidio di Pamela Genini, massacrata con trenta coltellate da Gianluca Soncin. In aula amiche, vicini e il sedicente ex fidanzato. La madre: “Mia figlia è stata lasciata sola da tutti”

Milano, 22 ottobre 2025 – Secondo giorno di udienze nel processo per il femminicidio di Pamela Genini, la 29enne uccisa con trenta coltellate dal compagno Gianluca Soncin nel suo appartamento di via Iglesias 33. Davanti alle pm Alessia Menegazzo e Letizia Mannella sono sfilati amici, vicini di casa, il fabbro che aveva duplicato le chiavi dell’abitazione e Francesco Dolci, il sedicente ex fidanzato della vittima.

Il filo conduttore delle testimonianze è uno solo: tutti sapevano, ma nessuno è intervenuto. Le amiche hanno mostrato ai magistrati i messaggi di aiuto che Pamela aveva inviato nei mesi precedenti al delitto, conservandoli come prova delle violenze subite. Si parla di soprusi, minacce con una pistola puntata al ventre, e persino di un dito fratturato che costrinse la giovane a ricorrere a cure mediche.


“L’ho vista trascinata per i capelli”

Particolarmente drammatiche le parole dei vicini di casa, che hanno raccontato di aver sentito rumori e urla già attorno alle 21.30. Uno di loro ha riferito:

“Ho visto la ragazza uscire sul pianerottolo, urlava. Dallo spioncino ho notato un uomo che la tirava per i capelli per farla rientrare in casa. Poi più nulla, solo silenzio, fino a nuove grida che arrivavano dal terrazzo.”

Un’altra testimone ha descritto “l’ultima aggressione, con l’uomo che colpiva Pamela al collo”, prima che la giovane cadesse a terra senza vita.


Francesco Dolci e il monito della Procura

Nel pomeriggio è stato riascoltato Francesco Dolci, che ha ribadito di aver più volte invitato Pamela a denunciare il compagno violento. Le sue frequenti apparizioni televisive, tuttavia, hanno spinto la Procura ad ammonirlo formalmente: in quanto testimone, è tenuto alla riservatezza durante lo svolgimento del processo.


La madre di Pamela: “Lasciata sola da tutti”

In aula era presente anche Una Smirnova, la madre della vittima, accompagnata dalla nonna materna. “Mia figlia è stata lasciata sola da tutti”, ha detto tra le lacrime. Poi ha denunciato un ulteriore dolore:

“La sua cagnolina, Bianca, è ancora con Francesco Dolci. Lui si è dichiarato ex fidanzato, ma non lo è mai stato. Sta trattenendo il cane illegalmente e non vuole restituirlo. È l’ultimo ricordo di mia figlia.”

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