Tensione in Medio Oriente: bombardamenti su Gaza, Hezbollah e proteste diplomatiche

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Gerusalemme/Doha, 12 settembre 2025
– Il governo di Benjamin Netanyahu continua i bombardamenti su Gaza City, sullo Yemen e sulle roccaforti di Hezbollah in Libano. Contestualmente, Israele ha varato un piano di “emigrazione volontaria” per i palestinesi di Gaza, insistendo sulla loro evacuazione dalla Striscia.

Il Consiglio di Sicurezza dell’Onu ha condannato con fermezza l’attacco contro i negoziatori di Hamas a Doha. Sul fronte europeo, il Parlamento europeo ha approvato una risoluzione in cui si invita l’Unione Europea a valutare il riconoscimento della Palestina, ma in Italia la decisione provoca divisioni politiche: Forza Italia favorevole, Fratelli d’Italia si astiene, Lega contraria, mentre anche il cosiddetto “campo largo” appare spaccato. Netanyahu, dal canto suo, ha ribadito che “non ci sarà mai nessuno Stato palestinese”.

Da Augusta, all’alba, partiranno 18 barche della Flotilla dirette a Gaza. Intanto, il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi ha dichiarato che materiale nucleare arricchito è rimasto “sotto le macerie” degli impianti danneggiati durante la recente guerra con Israele. Il presidente iraniano Masoud Pezeshkian ha condannato l’attacco israeliano contro la delegazione di Hamas a Doha, esortando il mondo islamico ad assumere una posizione unita.

La situazione rimane estremamente tesa, con un alto rischio di escalation militare e diplomatico nella regione.

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