Sinner punta al ritorno in vetta: il percorso tra tornei e punti da difendere

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NEW YORK - Settecentosessanta punti: apparentemente pochi, ma sufficienti a cambiare le gerarchie del tennis mondiale. Sono quelli che separano Carlos Alcaraz e Jannik Sinner nel ranking Atp dopo la finale degli US Open, che ha riportato lo spagnolo al numero 1 del mondo, posizione persa nel 2023. Il distacco rispetto al numero 3, Alexander Zverev, resta invece enorme: 4.850 punti.

Dopo 65 settimane da dominatore, Sinner vede tramontare il suo regno a Flushing Meadows, mentre Alcaraz inizia il suo quinto periodo da leader del tennis mondiale e la 37ª settimana complessiva in vetta.

Il futuro indica che i due campioni si contenderanno la prima posizione per diversi anni, ma la prossima inversione di ruoli potrebbe richiedere tempo. Nel ranking Atp, infatti, contano solo i punti conquistati negli ultimi dodici mesi. Quando un torneo si rigioca, i punti della passata edizione decadono e vengono sostituiti da quelli della nuova edizione: una situazione che favorisce Alcaraz, il quale dovrà difendere appena 950 punti da qui alla fine del 2025, contro i 2.880 di Sinner.

L’altoatesino, però, ha già programmato il ritorno in campo e potrebbe approfittare delle assenze dello spagnolo in alcuni tornei per guadagnare terreno. A fine settembre Sinner sarà a Pechino, torneo Atp 500, dove lo scorso anno perse in finale proprio contro Alcaraz, che invece giocherà a Tokyo. A ottobre seguiranno Shanghai, dove Sinner difende 1.000 punti contro i 200 di Alcaraz, e le Atp Finals di novembre, con altri 1.500 punti in palio per la vittoria del 2024.

Il momento più favorevole per l’azzurro potrebbe arrivare solo a febbraio 2026, quando dovrà difendere i risultati ottenuti agli Australian Open 2024 e 2025. Sarà allora che il campo deciderà definitivamente se Sinner riuscirà a riconquistare la vetta, ribaltando nuovamente le sorti della classifica mondiale.

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