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Kiev/New York, 13 settembre 2025 – Nella notte, 164 droni russi e un missile balistico hanno violato lo spazio aereo ucraino e polacco. L’incursione è stata definita da un delegato ucraino al Consiglio di Sicurezza dell’Onu a New York come “una cinica provocazione, non un errore tecnico o un problema di segnale GPS”.
In risposta, la Nato ha attivato la missione Eastern Sentry, una sentinella lungo il fianco orientale dell’Alleanza, pronta a ricevere mezzi e personale da diversi Paesi membri. Tra le ipotesi allo studio vi è anche l’istituzione di una no-fly zone, una sorta di zona cuscinetto tra Polonia e Ucraina, pensata per intercettare eventuali droni ostili prima che penetrino nello spazio Nato.
Sul fronte russo, Mosca e Bielorussia hanno avviato esercitazioni militari congiunte, aumentando ulteriormente la tensione lungo i confini orientali. La missione Eastern Sentry rafforza la sorveglianza e la difesa della regione, mentre i Paesi baltici e la Polonia hanno espresso sostegno alla misura, sottolineando l’importanza della rapidità e dell’unità dell’Alleanza nella protezione dei confini.
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