Una giornata decisiva per i rapporti commerciali tra Stati Uniti e Unione Europea si è svolta oggi nel suggestivo scenario del Golf Club di Turnberry, in Scozia, dove si sono incontrati Donald Trump, presidente statunitense, e Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea. Sul tavolo, un tema spinoso e centrale: l’accordo sui dazi tra le due sponde dell’Atlantico, che potrebbe cambiare gli equilibri economici globali.
Entrambi i leader si sono mostrati cautamente ottimisti, parlando di una “probabilità al 50%” di raggiungere un’intesa. Ma, qualora si dovesse arrivare a una firma, lo stesso Trump ha dichiarato che sarebbe “l’accordo commerciale più grande di tutti”.
Ad accompagnare von der Leyen, anche il commissario europeo Maros Sefcovic, figura chiave nei negoziati, mentre dalla parte americana erano presenti il segretario al Commercio Howard Lutnick e il caponegoziatore Jamieson Greer. Proprio Lutnick ha lanciato un avvertimento chiaro: “Non ci saranno più proroghe. Dal 1° agosto i dazi al 15% entreranno in vigore”, lasciando intendere che il tempo per trovare un compromesso si sta esaurendo.
Ma il vertice non si è limitato ai temi commerciali. I due blocchi hanno discusso anche alcuni dei dossier internazionali più caldi, come la crisi in Medio Oriente — con un focus particolare su Gaza — e il conflitto in Ucraina, confermando come l’asse transatlantico rimanga centrale anche sul fronte della sicurezza globale.
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