Il Capo dello Stato alla cerimonia del Ventaglio al Quirinale: preoccupazione per la postura aggressiva di Mosca e per l’escalation a Gaza. Un appello alla responsabilità delle democrazie.
ROMA – Un intervento denso di preoccupazione per il presente e di riflessione sul futuro quello pronunciato dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella durante la cerimonia del Ventaglio, tenutasi al Quirinale. Al centro del suo discorso, la guerra in Ucraina e le sue drammatiche conseguenze geopolitiche, ma anche la crisi umanitaria in Medio Oriente, con parole ferme e accorate contro le violenze a Gaza.
“La Russia ha cancellato l’equilibrio della pace”
“Prosegue, angosciosa, la postura aggressiva della Russia in Ucraina: un macigno sulle prospettive del continente europeo e dei suoi giovani” – ha affermato Mattarella, sottolineando come l’invasione russa abbia “cambiato la storia d’Europa”. Il Presidente ha ribadito la gravità delle scelte intraprese da Mosca, affermando che “la Russia ha stravolto, anzi cancellato, l’equilibrio della pace che ha garantito la convivenza tra i popoli per decenni”.
Rivolgendosi al contesto europeo, Mattarella ha citato l’esempio della Finlandia, che nel 2021 si proponeva come sede di una nuova Conferenza per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa, sul modello di quella storica del 1975. Solo pochi mesi dopo, però, la stessa Finlandia ha richiesto l’ingresso nella NATO. “L’aggressione della Russia ha rovesciato gli scenari – ha osservato Mattarella – trasformando un Paese neutrale in uno Stato pronto ad aderire a un’alleanza militare per timore della propria sicurezza”.
“Essere temuti non dà autorevolezza”
In un passaggio chiave del suo intervento, il Capo dello Stato ha ammonito sui rischi di un’ideologia del dominio: “Aspirare a essere temuti più che stimati e ammirati può forse produrre vantaggi immediati, ma mina la fiducia e l’autorevolezza nel lungo termine”. Mattarella ha ricordato che l’equilibrio tra i popoli è la vera garanzia contro nuove guerre: “Finché non elimineremo le tentazioni di dominio, è l’equilibrio l’unico freno efficace”.
Gaza: “La situazione è drammaticamente intollerabile”
Un altro punto centrale del discorso è stato dedicato alla crisi in Medio Oriente, con un forte richiamo alla tutela dei civili. “La situazione a Gaza diventa di giorno in giorno più grave e intollerabile. Speriamo che alle pause annunciate corrispondano reali spazi di cessate il fuoco” – ha detto il Presidente, parlando apertamente di violazioni contro i diritti umani.
Mattarella ha elencato, con tono fermo, episodi gravissimi: “Spari su ambulanze, uccisione di medici, infermieri, bambini assetati in fila per l’acqua. Persone affamate colpite mentre cercavano cibo. La distruzione di ospedali, la morte di bambini ricoverati per denutrizione: è difficile pensare a una sequenza simile come a una serie di errori accidentali”.
In riferimento al bombardamento della Parrocchia della Sacra Famiglia a Gaza, il Capo dello Stato ha citato Seneca e Sant’Agostino: “Errare è umano, perseverare è diabolico”.
Un messaggio alle democrazie
Il discorso si è chiuso con un appello al mondo democratico, affinché mantenga alta la responsabilità e il senso di giustizia: “La democrazia non può mai permettersi di tacere di fronte all’ingiustizia, alla sopraffazione, all’indifferenza verso le sofferenze dei più deboli”.
Conclusioni
Con tono fermo ma equilibrato, Mattarella ha lanciato un messaggio forte all’Italia e alla comunità internazionale: la pace non è un dato acquisito, ma un equilibrio fragile da custodire. Di fronte a crisi che scuotono il mondo – dalla guerra in Ucraina alla tragedia umanitaria in Medio Oriente – le democrazie devono dimostrare di saper restare umane, ferme nei principi e responsabili nelle scelte.
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