Ferma e Agia Fotia travolte dal fuoco, 1.500 evacuati. Qualità dell’aria pericolosa, ospedali in stato di allerta.
CRETA – Non accenna a rallentare l'incendio scoppiato ieri pomeriggio nella parte sudorientale dell'isola di Creta, che continua a divampare fuori controllo, alimentato da venti di burrasca e temperature estreme. Il fronte del fuoco si estende ora per oltre sei chilometri, minacciando abitazioni, hotel e strutture turistiche nel comune di Ferma.
Le autorità greche hanno disposto evacuazioni di massa per circa 1.500 persone, tra residenti e turisti. Gli sfollati sono stati trasferiti nella città di Ierapetra, con circa 200 persone accolte nel palazzetto dello sport trasformato in centro d'accoglienza.
Il rogo, originatosi in una zona boschiva, si è propagato rapidamente verso sud, lambendo località costiere molto frequentate in questa stagione. Una densa coltre di fumo ha ridotto la visibilità quasi a zero e si è spinta fino a Makry Gialos, a 10 chilometri da Achlia, nel distretto di Lasithi.
Agia Fotia, tra le zone più colpite, è isolata: la strada principale è stata chiusa e diverse case e immobili in affitto risultano distrutti. L'intera area è senza corrente elettrica. La polizia ha invitato residenti e turisti a evitare tutti i viaggi non essenziali, a causa della qualità dell’aria estremamente pericolosa, della presenza di cenere e del rischio di nuovi focolai.
Emergenza sanitaria
Almeno quattro anziani sono stati ricoverati per problemi respiratori causati dall’inalazione del fumo. In via precauzionale, tutti gli ospedali di Creta sono stati posti in stato di allerta.
Le operazioni di contenimento sono rese difficili non solo dal vento, ma anche dalle alte temperature e dalla morfologia del territorio, che ostacola l’intervento dei mezzi aerei. Le squadre di soccorso, i vigili del fuoco e i volontari locali sono impegnati senza sosta per cercare di mettere in sicurezza le persone e arginare l’avanzata delle fiamme.
Le autorità monitorano l’evoluzione del rogo ora per ora, mentre cresce l’allarme per l’impatto ambientale e le conseguenze turistiche in una delle mete più amate della Grecia.
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