BARCELLONA – È stato catturato in Spagna, a Barcellona, Andrea Cavallari, uno dei condannati per la strage di Corinaldo, evaso due settimane fa dopo aver discusso la tesi di laurea all’Università di Bologna. Il 24enne è stato fermato in strada dalla polizia locale nella tarda mattinata, ponendo fine a una fuga che ha sollevato forti polemiche e interrogativi sulle misure di sorveglianza.
La fuga dopo la laurea
Cavallari, originario della Bassa Modenese, era detenuto presso il carcere della Dozza di Bologna, dove stava scontando una condanna a 11 anni e 10 mesi per la tragica notte dell’8 dicembre 2018 alla discoteca Lanterna Azzurra di Corinaldo (Ancona). In quell’occasione, durante un tentativo di rapina con spray urticante, morirono sei persone, tra cui cinque minorenni e una madre.
Il 3 luglio, il magistrato di sorveglianza gli aveva concesso di lasciare il carcere – senza scorta della polizia penitenziaria – per discutere la sua tesi in Scienze giuridiche. Era accompagnato solo da alcuni familiari. Dopo la cerimonia, però, Cavallari si è dileguato, facendo perdere ogni traccia.
Le indagini e la cattura
La fuga ha innescato un fascicolo per evasione da parte della Procura di Bologna, a cui ora si aggiunge un’indagine per favoreggiamento, con l’obiettivo di chiarire chi possa averlo aiutato e come sia arrivato a Barcellona.
Non è ancora noto se Cavallari abbia viaggiato con documenti falsi né se abbia ricevuto appoggi logistici sul territorio spagnolo. Le autorità stanno ora cercando di ricostruire i suoi movimenti nei giorni successivi alla fuga.
La sua estradizione verso l’Italia sarà ora valutata dalle autorità giudiziarie spagnole in collaborazione con l’Interpol e il Ministero della Giustizia italiano.
Un caso che fa discutere
La decisione di autorizzare l’uscita dal carcere senza scorta ha suscitato aspre critiche da più parti. “Un errore gravissimo”, hanno commentato alcuni esponenti dell’opposizione e delle associazioni delle vittime. La famiglia Cavallari, intanto, è stata ascoltata dagli inquirenti per chiarire eventuali complicità.
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