KIEV – Ancora sangue e distruzione in Ucraina. Nella notte, un violento attacco condotto dalle forze armate russe ha colpito la capitale Kiev, provocando quattro morti e oltre venti feriti, di cui almeno sedici sono attualmente ricoverati in ospedale. Le esplosioni hanno interessato diversi distretti cittadini, mentre missili e droni hanno colpito anche altre regioni del Paese, ampliando ulteriormente il fronte del conflitto.
A confermare il bilancio è stato il sindaco della capitale, Vitali Klitschko, che ha dichiarato: "Sono in corso operazioni di ricerca e soccorso in diverse località colpite. La situazione resta critica."
Zelensky: “L’inerzia è complicitĂ ”
Durissime le parole del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che ha lanciato un appello alla comunitĂ internazionale:
“Se qualcuno non fa pressione e dĂ alla guerra piĂą tempo per mietere vittime, questa è complicitĂ e responsabilitĂ . Dobbiamo agire con decisione.”
Il presidente ucraino denuncia il rischio che l’attesa diplomatica e la mancanza di reazioni concrete da parte di alcuni Paesi occidentali finiscano per favorire l’aggressione russa, lasciando il popolo ucraino esposto agli attacchi.
Escalation di violenza
L’attacco a Kiev segue una serie di intensificazioni dei bombardamenti nelle ultime settimane, in un conflitto che sembra allontanarsi sempre piĂą da una soluzione pacifica. Le forze russe hanno colpito anche infrastrutture strategiche e zone residenziali, in una strategia volta a logorare la resistenza ucraina e a terrorizzare la popolazione civile.
Le autoritĂ ucraine continuano a chiedere rinforzi militari, sanzioni piĂą dure contro Mosca e interventi diplomatici urgenti per evitare ulteriori perdite di vite umane.
Allerta in tutta l'Ucraina
L’allarme antiaereo è risuonato in quasi tutte le regioni del Paese, mentre squadre di emergenza sono al lavoro per mettere in sicurezza le aree colpite e assistere i feriti. Le autoritĂ hanno invitato la popolazione a non abbassare la guardia, ribadendo l’importanza dei rifugi e delle norme di comportamento in caso di attacco.
Mentre il conflitto entra nel suo terzo anno, le immagini provenienti da Kiev e da altre cittĂ martoriate dalla guerra raccontano una realtĂ sempre piĂą drammatica, che reclama risposte rapide e concrete da parte della comunitĂ internazionale.
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