USA, giudice blocca il divieto di ingresso agli studenti stranieri diretti ad Harvard imposto da Trump


BOSTON
– Una giudice federale ha temporaneamente bloccato il controverso provvedimento dell’amministrazione Trump che vietava l’ingresso negli Stati Uniti agli studenti stranieri iscritti a corsi universitari erogati esclusivamente online, come quelli proposti da Harvard durante la pandemia. La decisione è stata presa da Allison Burroughs, giudice del tribunale distrettuale di Boston, che ha accolto la richiesta d’urgenza presentata dall’università.

Nella sua ordinanza, Burroughs ha stabilito un’ingiunzione preliminare contro il provvedimento, ritenendo che esso avrebbe potuto causare “danni immediati e irreparabili” sia agli studenti coinvolti sia alla stessa Harvard. La notizia è stata diffusa dai principali media statunitensi, che evidenziano come la decisione della giudice rappresenti un importante ostacolo alla politica migratoria restrittiva portata avanti dall’allora presidente Donald Trump.

Il divieto e la reazione delle università

Il divieto in questione faceva parte di un più ampio pacchetto di misure adottate dall’amministrazione per limitare l’immigrazione durante la crisi sanitaria legata al Covid-19. In particolare, prevedeva che gli studenti stranieri iscritti a programmi universitari interamente online non potessero entrare o restare negli Stati Uniti, una misura che avrebbe colpito in pieno atenei come Harvard, che avevano deciso di spostare le lezioni su piattaforme digitali per motivi di sicurezza sanitaria.

La decisione aveva suscitato un’ondata di proteste da parte di istituzioni accademiche, organizzazioni per i diritti civili e migliaia di studenti internazionali. Harvard, insieme al MIT, aveva subito annunciato un ricorso legale, sostenendo che il provvedimento violava i diritti degli studenti e avrebbe danneggiato gravemente l’attività accademica, le iscrizioni internazionali e la reputazione degli atenei statunitensi nel mondo.

Una battaglia simbolica

Il pronunciamento della giudice Burroughs è stato accolto con soddisfazione da molte università americane e rappresenta un precedente importante nella difesa del diritto all’istruzione per gli studenti internazionali. In un momento in cui la pandemia costringeva gran parte delle università a ripensare i propri modelli didattici, l’ordinanza ha evitato l’espulsione di migliaia di studenti già ammessi nei programmi accademici.

Il caso riflette anche la tensione costante tra la politica migratoria dell’amministrazione Trump e i principi delle istituzioni accademiche americane, che da sempre si avvalgono della presenza di studenti provenienti da tutto il mondo come motore di scambio culturale, innovazione e ricerca.

Prossimi sviluppi

L’ingiunzione preliminare sospende temporaneamente il provvedimento, ma la battaglia legale potrebbe continuare nei prossimi mesi. Resta da vedere se l’amministrazione tenterà di riproporre la misura in forma modificata o se il Congresso interverrà sulla questione.

Nel frattempo, Harvard e le altre università statunitensi potranno continuare a garantire l’accesso ai propri corsi anche agli studenti internazionali costretti a seguire le lezioni da remoto per motivi legati alla pandemia.

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