Il presidente annuncia la possibilità di revocare le sanzioni e onora i piloti che hanno bombardato i siti iraniani
WASHINGTON – “L’Iran era a poche settimane dalla bomba atomica”. A dichiararlo, in un’intervista a Fox News, è stato Donald Trump, che ha rivendicato il recente bombardamento di tre siti nucleari iraniani da parte degli Stati Uniti, definendolo “l’operazione più efficace mai vista contro le ambizioni atomiche di Teheran”.
Secondo il presidente, il programma nucleare iraniano sarebbe stato “annientato come nessuno aveva mai visto prima”. In particolare, ha descritto l’attacco al sito sotterraneo di Fordow, protetto da migliaia di tonnellate di roccia, come un colpo decisivo:
“La bomba l’ha attraversato come se fosse burro, burro puro. L’intero posto è stato semplicemente distrutto”.
Trump ha affermato che gli iraniani non hanno avuto il tempo di spostare l’uranio altamente arricchito custodito nel sito prima dell’attacco:
“Non abbiamo dato molto preavviso. Non sapevano del nostro arrivo fino a quel momento”.
Verso la revoca delle sanzioni?
Nonostante il duro colpo inflitto, Trump ha lasciato spazio alla diplomazia, annunciando la possibilità di revocare le sanzioni economiche a Teheran, “se resterà pacifica e dimostrerà che non farà più danni”. Un’apertura che appare condizionata alla rinuncia da parte dell’Iran a ogni velleità nucleare.
Onori ai piloti
Il tycoon ha anche confermato che “onorerà i piloti” statunitensi protagonisti dei raid, accogliendoli alla Casa Bianca. Un gesto che rafforza la narrazione muscolare del presidente in materia di sicurezza nazionale.
Dazi e geopolitica
Durante l’intervista, Trump ha affrontato anche la questione commerciale, specificando che non prorogherà la scadenza dei dazi introdotti durante la sua precedente amministrazione.
“Abbiamo fatto un accordo con la Cina e con la Gran Bretagna. Stiamo lavorando ad altre intese”, ha detto, riferendo che “sono state inviate lettere” a circa 200 Paesi coinvolti dalle misure tariffarie.
“L’Iran era il vero ostacolo alla pace in Medio Oriente”
Infine, Trump ha dichiarato che l’azione contro Teheran potrebbe facilitare nuovi accordi di pace tra Israele e altri Paesi arabi:
“Abbiamo alcuni Paesi davvero importanti in questo momento. Credo che inizieranno a firmare perché l’Iran era il problema principale”.
Teheran, al momento, non ha confermato né smentito i danni subiti nei siti nucleari e non ha rilasciato dichiarazioni ufficiali sulla possibilità di riprendere o meno il proprio programma atomico. Ma secondo Trump, “l’ultima cosa che vogliono ora è pensare al nucleare. Devono rimettersi in sesto”.
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