CITTÀ DEL VATICANO – “Lo sport porta in sé il riflesso della bellezza di Dio”. Con queste parole cariche di significato, Leone XIV si è rivolto stamane agli sportivi di tutto il mondo, durante la celebrazione eucaristica della Santissima Trinità nella Basilica di San Pietro. L’evento ha segnato la solenne conclusione del Giubileo dello Sport, un momento di preghiera, riflessione e condivisione tra fede e attività sportiva.
Nel corso dell'omelia, il Pontefice – che ha ricordato con emozione anche il proprio passato sportivo da tennista e cavaliere – ha sottolineato come gli atleti siano chiamati a essere testimoni di resilienza, forza e speranza, non solo nelle competizioni ma anche nella vita quotidiana. “Essere campioni non significa non cadere mai – ha detto – ma trovare sempre il coraggio di rialzarsi.”
Un messaggio potente, che acquista ancora più valore alla luce dell'annuncio fatto dallo stesso Papa Leone XIV: domenica 7 settembre 2025 sarà santificato Pier Giorgio Frassati, già proclamato Beato da Giovanni Paolo II il 20 maggio 1990. L’amato giovane torinese, esempio di fede, altruismo e passione sportiva, sarà proclamato Santo e Patrono degli Sportivi.
Un riconoscimento che suggella il legame profondo tra spiritualità e sport, nel segno di una fede vissuta con energia, sacrificio e gioia. Il Giubileo dello Sport si chiude così con un messaggio chiaro: lo sport non è solo competizione, ma cammino di crescita umana e spirituale, palestra di valori che educano al rispetto, alla fraternità e alla bellezza della vita.
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