Tensione alle stelle in Medio Oriente: Israele pronto ad attaccare le centrali nucleari iraniane, 19 morti a Gaza


Secondo indiscrezioni della Cnn, i raid israeliani contro l’Iran sarebbero “imminenti”. L’Europa invoca una revisione dei rapporti con Tel Aviv.

Tel Aviv/Washington/Gaza – Sale la tensione in Medio Oriente dopo che fonti dell’intelligence statunitense, citate dalla Cnn, hanno riferito che Israele si sta preparando ad attaccare le centrali nucleari iraniane. Secondo le stesse fonti, i raid sarebbero imminenti, segnando un possibile punto di rottura tra il governo di Benjamin Netanyahu e l’amministrazione americana guidata da Donald Trump, che continua a perseguire la via diplomatica con Teheran.

La notizia arriva dopo settimane di indiscrezioni su un crescente malcontento da parte di Israele nei confronti della linea morbida adottata da Washington nei negoziati con il regime iraniano. Il premier israeliano, secondo alcune fonti, avrebbe più volte espresso frustrazione per le trattative in corso e per la volontà statunitense di rilanciare un accordo nucleare simile a quello siglato nel 2015.

Strage notturna a Gaza

Intanto, sul fronte di Gaza, la Protezione Civile controllata da Hamas ha denunciato un pesante bilancio a seguito dei raid aerei israeliani effettuati nella notte: 19 morti, di cui la maggior parte bambini, e decine di feriti. “Le nostre squadre hanno trasportato i corpi senza vita e assistito numerosi feriti da diverse aree colpite della Striscia”, ha dichiarato un portavoce dell’ente.

L’offensiva, avvenuta nelle ore più buie della notte, si inserisce in un contesto già drammatico di escalation militare, mentre le condizioni umanitarie nella Striscia si fanno sempre più critiche, con accesso limitato a cure mediche, cibo e acqua.

L’Europa alza la voce

In risposta all'aggravarsi della crisi, l'Alto rappresentante dell’Ue per la Politica estera, Kaja Kallas, ha annunciato l'intenzione dell’Unione Europea di rivedere l’Articolo 2 dell’accordo di associazione con Israele, che lega gli aiuti e la cooperazione al rispetto dei diritti umani.

“Dalla discussione odierna emerge chiaramente che esiste una forte maggioranza a favore della revisione. Nel frattempo, spetta a Israele sbloccare gli aiuti umanitari: salvare vite umane deve essere la nostra massima priorità”, ha dichiarato Kallas in conferenza stampa al termine del Consiglio Affari Esteri a Bruxelles.

Un possibile nuovo fronte di guerra

Se il raid israeliano contro i siti nucleari iraniani dovesse essere confermato, si aprirebbe uno scenario altamente instabile, con il rischio di un conflitto regionale su larga scala. Teheran ha già fatto sapere in passato che reagirebbe con forza a qualsiasi attacco ai suoi impianti nucleari, e la presenza di gruppi armati alleati dell’Iran in Libano, Siria, Iraq e Yemen potrebbe amplificare l’escalation su più fronti.

Con un quadro diplomatico sempre più fragile, le prossime ore saranno decisive per capire se prevarrà la via della diplomazia o se il Medio Oriente sarà nuovamente teatro di un conflitto ad altissimo rischio.

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