CITTÀ DEL VATICANO – “Cari fratelli e sorelle, buona domenica! Da pochi giorni ho iniziato il mio ministero in mezzo a voi e desidero anzitutto ringraziarvi per l'affetto che mi state manifestando, mentre vi chiedo di sostenermi con la vostra preghiera e vicinanza.” Con queste parole, Papa Leone XIV si è rivolto ai fedeli di tutto il mondo nel suo primo Regina Caeli da Pontefice, recitato come da tradizione affacciandosi dalla finestra del suo studio nel Palazzo Apostolico.
Un discorso intenso e spiritualmente profondo, in cui il Papa ha ricordato il valore della preghiera e della vicinanza umana, invocando pace per le popolazioni dilaniate dai conflitti: “La nostra preghiera abbraccia tutti i popoli che soffrono a causa della guerra. Invochiamo coraggio e perseveranza per quanti sono impegnati nel dialogo e nella ricerca sincera della pace”.
“Non guardiamo alle nostre forze, ma alla misericordia del Signore”
Nel commento al Vangelo domenicale, Leone XIV ha parlato delle difficoltà del cammino di fede, incoraggiando i cristiani a confidare nella misericordia di Dio:
“In tutto ciò a cui il Signore ci chiama, ci sentiamo a volte inadeguati. Tuttavia, il Vangelo ci dice che non dobbiamo guardare alle nostre forze, ma alla misericordia del Signore che ci ha scelti, certi che lo Spirito Santo ci guida e ci insegna ogni cosa”.
Il Papa ha quindi spiegato che rimanere nell’amore di Dio significa diventare tempio dello Spirito, permettendo a questo amore di trasformare pensieri, scelte e relazioni: “Se rimaniamo nel suo amore, Lui stesso prende dimora in noi… fino a espandersi anche verso gli altri e a irradiare tutte le situazioni della nostra esistenza”.
“La sua presenza si rivela nei piccoli, nei poveri e in coloro che soffrono”
Riferendosi alle parole di Gesù agli Apostoli prima della sua Passione, il Santo Padre ha ricordato il dono dello Spirito Santo come fonte di consolazione e forza:
“Gesù annuncia il dono dello Spirito con questa meravigliosa promessa: 'Se uno mi ama, osserverà la mia parola… e prenderemo dimora presso di lui'”.
Infine, un invito accorato ai cristiani di oggi: essere testimoni di amore e compassione, riconoscendo la presenza di Dio in ogni persona:
“Ogni sorella e ogni fratello è dimora di Dio, e la sua presenza si rivela specialmente nei piccoli, nei poveri e in coloro che soffrono. Chiediamoci di essere cristiani attenti e compassionevoli”.
Con questo primo Regina Caeli, Papa Leone XIV ha tracciato una chiara linea pastorale: vicinanza, misericordia e testimonianza concreta dell’amore di Dio in un mondo ferito, ma ancora capace di speranza.
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