Milano, tragedia a Corvetto: muore in scooter Mahmoud Mohamed, amico di Ramy. Fuggiva per evitare un controllo


MILANO –
Una nuova tragedia stradale ha colpito duramente la comunità nordafricana del quartiere Corvetto, riportando alla memoria la dolorosa morte di Ramy Elgaml, il 19enne deceduto lo scorso novembre durante un inseguimento in moto. Questa volta a perdere la vita è stato Mahmoud Mohamed, 21 anni, amico d'infanzia di Ramy e suo vicino di casa. È morto nella notte tra il 20 e il 21 maggio dopo essersi schiantato con il suo scooter T-Max contro un semaforo mentre fuggiva da una volante della Polizia per timore di un controllo.

Fuga fatale per paura delle sanzioni

Mahmoud, residente ufficialmente a Brembate (Bergamo) ma cresciuto e domiciliato a Milano in via Mompiani, si trovava a bordo di uno scooter truccato e di provenienza furtiva. Non aveva mai conseguito la patente di guida, né era in possesso del foglio rosa. Temendo le conseguenze di un possibile controllo, ha scelto di scappare a tutta velocità dopo aver incrociato una pattuglia in viale Ortles, poco dopo le 3:15 del mattino.

Secondo la ricostruzione della Polizia Locale, che ha acquisito anche i filmati di videosorveglianza di un esercizio commerciale, non c'è stato alcun contatto diretto tra la volante e lo scooter. Il ragazzo avrebbe svoltato bruscamente in via Cassano d'Adda, e solo allora la pattuglia, insospettita, avrebbe deciso di seguirlo. Pochi secondi dopo, all’altezza dell’incrocio con via Marco D’Agrate, Mahmoud ha perso il controllo del mezzo, andando a impattare violentemente contro un semaforo. La volante è arrivata oltre 15 secondi dopo, senza sirene né lampeggianti attivati.

Stesso destino, stesso quartiere, stesso scooter

Troppi gli elementi che riportano alla tragedia di pochi mesi fa: la stessa zona, lo stesso modello di scooter, la stessa età delle vittime, lo stesso palo di un semaforo come destino finale. Una fatalità che ha riaperto vecchie ferite nella comunità e tra i familiari delle due vittime.

Dolore e tensione all'ospedale

La notizia della morte ha generato forte commozione e momenti di tensione all’ospedale Humanitas di Rozzano, dove familiari, amici e conoscenti si sono riuniti per dare l’ultimo saluto al giovane. Sul posto sono intervenute anche le forze dell’ordine, ma la situazione si è risolta senza incidenti, in un clima carico di dolore e rabbia per un'altra giovane vita spezzata.

Un dolore che si ripete

Il quartiere Corvetto è ancora scosso dalla vicenda di Ramy Elgaml, la cui morte provocò manifestazioni di protesta e accuse nei confronti delle forze dell’ordine, poi scagionate da ogni responsabilità dopo gli accertamenti della magistratura. Ora la morte di Mahmoud riaccende il dibattito sulle condizioni di disagio, sulla sicurezza e sulle dinamiche che portano troppi giovani a sfidare il pericolo pur di evitare un controllo.

Le indagini sono in corso, ma intanto restano le immagini strazianti di una tragedia che ha il sapore amaro della replica, e il peso insostenibile di un altro lutto nel cuore della periferia milanese.

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