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(Artiom Photo/Shutterstock) |
WASHINGTON DC – Due dipendenti dell’ambasciata israeliana negli Stati Uniti, un uomo e una donna, sono stati uccisi a colpi d’arma da fuoco nella mattinata di oggi davanti al Capital Jewish Museum di Washington. L’attacco è avvenuto in prossimità di 3rd Street e F Street Northwest, nel cuore della capitale americana.
La conferma arriva dalla segretaria per la Sicurezza interna statunitense, Kristi Noem: “Due dipendenti dell’ambasciata israeliana sono stati uccisi senza motivo nei pressi del Jewish Museum di Washington DC – ha scritto su X –. Stiamo indagando per avere maggiori informazioni. Preghiamo per le famiglie delle vittime. Consegneremo il colpevole alla giustizia”.
Arrestato un sospettato
Secondo quanto riportato dai media internazionali, la polizia ha arrestato Elias Rodriguez, un trentenne originario di Chicago. La responsabile del Dipartimento di Polizia Metropolitana, Pamela Smith, ha confermato che il sospettato avrebbe agito da solo, sparando a distanza ravvicinata contro le due vittime, apparentemente senza alcuna provocazione.
Testimoni riferiscono che, al momento dell’arresto, Rodriguez avrebbe gridato “Free Palestine”, alimentando il sospetto che l’attacco sia stato motivato da odio antisemita.
Reazioni: “Atto di terrorismo antisemita”
Durissima la condanna dell’inviato israeliano alle Nazioni Unite, Danny Danon, che ha parlato apertamente di “atto depravato di terrorismo antisemita”. “Colpire diplomatici e la comunità ebraica significa oltrepassare una linea rossa”, ha aggiunto.
Anche l’ex presidente statunitense Donald Trump è intervenuto con un messaggio sul social Truth: “Questi orribili omicidi, basati ovviamente sull’antisemitismo, devono finire ORA! Odio e radicalismo non hanno posto negli Stati Uniti. È così triste che cose del genere possano ancora accadere”.
Indagini in corso
Il Dipartimento di Polizia Metropolitana ha isolato l’area e sta conducendo rilievi e accertamenti, in collaborazione con l’FBI e le autorità federali. Le indagini sono in corso per chiarire le motivazioni esatte dell’attacco e verificare eventuali legami del sospettato con gruppi estremisti.
L’episodio ha riacceso l’allarme sulla sicurezza dei luoghi simbolici della comunità ebraica negli Stati Uniti, in un clima internazionale segnato da forti tensioni.
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