ROMA – Dopo il primo affaccio dalla finestra del Palazzo Apostolico per la recita del Regina Coeli – la preghiera che nel tempo pasquale sostituisce l’Angelus fino alla Domenica di Pentecoste (8 giugno) – Papa Leone XIV ha vissuto oggi il solenne rito del suo insediamento sulla Cattedra del Vescovo di Roma, nella Basilica di San Giovanni in Laterano, cattedrale della diocesi romana e simbolo della piena assunzione della guida pastorale della Chiesa di Roma.
Un saluto alla città eterna
Il pomeriggio si è aperto con un momento altamente simbolico: il saluto della città di Roma, rappresentata dal sindaco Roberto Gualtieri, che ha accolto il Pontefice in Piazza dell’Ara Coeli, ai piedi della scalinata del Campidoglio. Un gesto che ha rinsaldato il legame secolare tra il Papa, vescovo della città , e la comunità civile della Capitale.
L’ingresso a San Giovanni in Laterano
Successivamente, Leone XIV ha raggiunto San Giovanni in Laterano, dove ha presieduto la celebrazione eucaristica che ha sancito il suo insediamento ufficiale sulla Cathedra Romana. La cerimonia, carica di significato liturgico e spirituale, ha rappresentato la piena assunzione del suo ruolo di pastore della diocesi romana, primo tra i pari nell’episcopato cattolico.
Benedizione in Urbi dalla Loggia lateranense
Al termine della funzione, Leone XIV si è affacciato dalla Loggia di San Giovanni in Laterano per impartire la tradizionale Benedizione in Urbi. Nel suo breve discorso, il Santo Padre ha rivolto un messaggio di pace e speranza ai fedeli di Roma e del mondo, auspicando un cammino ecclesiale animato dalla gioia del Vangelo.
Preghiera a Santa Maria Maggiore e omaggio a Papa Francesco
In serata, il Pontefice si è recato presso la Basilica di Santa Maria Maggiore, dove ha recitato la preghiera mariana ai piedi dell’Icona della Beata Vergine Maria "Salus Populi Romani", come da tradizione dei successori di Pietro all’inizio del pontificato.
Nel medesimo luogo, Leone XIV ha sostato in preghiera sulla tomba di Papa Francesco, a 17 giorni dalla sua elezione e alla vigilia del primo mese dalla sepoltura del predecessore, avvenuta lo scorso 26 aprile. Un momento di raccoglimento, affetto e continuità spirituale tra due pontificati.
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