Leone XIV? "Capace e di buon cuore"

FRANCESCO GRECO. ROMA - Occhio alla tempistica: il vicepresidente USA, JD Vance, incontra a Santa Marta Papa Francesco il giorno di Pasqua (20 aprile). Il Lunedì dell’Angelo, alle 7 e 35, Bergoglio trapassa a causa di un ictus cerebrale.

Il sabato successivo, 25 aprile, ai funerali, fra i capi di Stato e di Governo arriva anche il Presidente USA Donald Trump.

Ricorderete i Cardinali che sgomitano per dare due sedie, una a lui e l’altra a Zelenskij (che in 7 minuti 7 cede le terre rare dell’Ucraina).

Per Emmanuel Macron invece la sedia non si trova. Tanto che la sua autostima, da allora, è scesa sotto zero. E’ in analisi? Anche perché i Francesi storicamente sono il popolo più papista al mondo.

Qualche malizioso sostiene che il vero Conclave avvenne quel giorno.

Si possono mettere in relazione questi due elementi? Ognuno decida da sè.

Terzo elemento: nei giorni successivi, in un meme, sui social Trump appare vestito da Papa.

Quattro: si apprende che ha fatto una donazione di 14 milioni di dollari al Vaticano. E dopo i funerali di Francesco, che i costi sono stati sostenuti da un privato. Uniamo i puntini?

Trump stesso ha ammesso di aver “investito” quei soldi per spingere un papabile USA. Non c’è nulla di male a promuovere il proprio brand. Probabilmente lo hanno fatto anche altri, solo che a questi, come diciamo qui a Torpignattara, gli ha detto male.

Si possono mettere in relazione tutti questi elementi?

Se non vogliamo iscriverci alla scuola di pensiero di Andreotti, “A pensar male fai peccato ma si indovina quasi sempre”, allora fidiamoci di Agatha Christie, per la quale 3 indizi fanno una prova.

La domanda nasce spontanea: Robert Francis Prevost, Leone XIV, è un papa “born in the USA”?

Agostiniano, origini francesi, nato negli USA (Chigago, Illinois), missionario in Perù (diocesi di Chiclayo). Laurea in Matematica, parla 5 lingue, gioca a tennis. Cardinale dal 2023, chiamato da Bergoglio.

La nostra “voce” in Vaticano lo descrive “capace e di buon cuore”.

La Rete è micidiale. Conserva tutto. Ecco così apparire i link dimenticati: i peana del nuovo Papa al “dio” vaccino, in sintonia con Bergoglio (“Vaccinarsi è un atto d’amore”), 2021.

In precedenza c’era stata una visita privata del ceo di Pfizer, Albert Bourla, in Vaticano. Uniamo i puntini? Magari una donazione…

Non basta, ecco ancora i link in cui Leone XIV avrebbe protetto sacerdoti accusati di pedofilia (caso poi archiviato), sia in Perù che a Chicago: i preti sotto accusa hanno continuato a dir Messa e somministrare i Sacramenti. Non esistono, tuttavia, prove della responsabilità di Prevost sull'insabbiamento.

Ora la politica tira il neo Papa ognuno dalla sua parte. Quelli che vogliono destinare il 2% del Pil al riarmo, che da anni forniscono armi e soldi a chi fa le guerre nel mondo, da Israele all’Ucraina, con una bella dose di faccia tosta, apprezzano le sue parole di pace.

La sinistra che venerava Biden, Obama e Clinton (trent’anni di guerre a gogò ovunque) e che al Parlamento europeo ha votato il Rearm (800 miliardi) lo arruola ed esulta schierandolo contro Trump.

Sia perché il Cardinale Prevost ha dato sulla parola a Vance sulla questione migranti clandestini (15 aprile), ma soprattutto perché “The Donald” ha tagliato i fondi a USAID.

Ora anche i sassi sanno che questa sigla, sotto l’apparenza umanitaria, ha finanziato, come diciamo ancora sulla Casilina, le peggio cose.

Comunque siano davvero andate le cose, un Papa americano, in questo momento storico, con gli equilibri geo politici in discussione, sconvolti, forse non era opportuno e potrà essere letto, fuori dall’Occidente, come una sottile provocazione e divisiva.

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