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Photo credits: fonte ufficio stampa |
A dichiararlo con convinzione è Nancy D’Aiuto di Royal Food Caviar, l’azienda bresciana che da anni opera nel settore.
Nancy D’Aiuto, fondatrice di Royal Food Caviar (in foto), lancia un appello alla diffusione della cultura del caviale, un prodotto profondamente legato al territorio italiano e spesso frainteso. «Il caviale è molto più di una prelibatezza. È il risultato di un processo artigianale, di tecniche di affinamento e di un controllo rigoroso della qualità . Questo prodotto, con le sue molteplici varietà , merita di essere compreso a fondo e scoperto in ogni sua sfumatura», afferma D’Aiuto.
Royal Food Caviar si impegna non solo a offrire il massimo della qualità , ma anche a educare i consumatori sulla varietà e sulla versatilità di questo alimento. «Ci sono così tante tipologie di caviale, ognuna con caratteristiche organolettiche uniche – continua D’Aiuto – e proprio come per il vino, servirebbe una figura specializzata, un sommelier del caviale, capace di guidare i consumatori attraverso le diverse esperienze sensoriali offerte da ciascuna varietà ».
Nonostante la sua fama di prodotto d’élite, il caviale è accessibile a chiunque desideri esplorare la gastronomia italiana in una delle sue forme più raffinate. «Il caviale italiano può essere gustato con semplicità . Vogliamo che sempre più persone conoscano e apprezzino questa eccellenza nostrana, senza pensare che sia riservata a pochi».
Attraverso una filiera controllata e lavorazioni artigianali, Royal Food Caviar porta avanti una missione di qualità e di rispetto per un prodotto che è orgoglio italiano e che, per D’Aiuto, è destinato a un pubblico vasto e curioso.
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