Ifoa riceve per la terza volta il riconoscimento We Welcome dell’UNHCR per l’inclusione professionale di persone con status di rifugiato


REGGIO EMILIA
– Per il terzo anno a Ifoa è stato assegnato il logo Welcome. Working for refugee integration, il riconoscimento formale dell’UNHCR – Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati per le aziende che si sono distinte nel favorire l’inserimento professionale dei rifugiati nel mercato del lavoro attraverso assunzioni dirette o supporto alla nascita di attività di autoimpiego dei beneficiari di protezione internazionale, promuovendo così il coinvolgimento del settore privato, delle istituzioni e delle organizzazioni della società civile.

Durante la cerimonia, che si è tenuta lo scorso 19 giugno a Roma presso l’Auditorium "Mario Arcelli" dell’Università Luiss Guido Carli, è stato conferito il logo We Welcome a 220 aziende che hanno attivato 11.770 percorsi di inserimento lavorativo e a 55 cooperative, onlus, fondazioni, associazioni di categoria, sindacati, servizi per il lavoro ed enti locali che, a vario titolo, nel biennio 2022-23 hanno avviato iniziative di integrazione professionale dei rifugiati, favorendo così il loro processo di inclusione nel territorio nazionale.

Ifoa ha partecipato al bando presentando l’esperienza maturata a livello nazionale e in particolare l’azione sviluppata dalla sede distaccata di Bari nel biennio 2022-23, che ha dato vita, insieme alle aziende partner Ristosì S.r.l. e Attiva S.r.l., a un programma di formazione e tirocinio per alcuni giovani migranti, favorendone così l’inserimento nei diversi ristoranti della catena McDonald’s gestiti dalle due aziende. Il settore alloggio e ristorazione, infatti, si conferma anche quest’anno il primo per numero di aziende premiate, che nello scorso biennio hanno raggiunto il 21% del totale.

Gianbartolo Barberio, Referente Ifoa dell’Area Puglia-Basilicata per i progetti di integrazione lavorativa dei migranti che durante la cerimonia ha ritirato il premio per Ifoa, dichiara: "Riscontriamo con piacere il crescente interesse da parte delle aziende verso percorsi di integrazione condivisi e partecipativi, che promuovono l’inserimento lavorativo dei beneficiari di protezione internazionale come potente strumento di inclusione nella società di accoglienza. Ifoa da anni porta avanti progetti volti a favorire la formazione, l’integrazione e l’inserimento lavorativo di particolari fasce di popolazione come i migranti e i rifugiati, che portano con sé un grandissimo potenziale di competenze e professionalità e la cui integrazione rappresenta una preziosa opportunità di crescita culturale, sociale ed economica".

Il riconoscimento a Ristosì rappresenta una conferma dell’impegno dell’azienda per l’inserimento lavorativo di persone con background migratorio, che è al centro della sua politica di assunzioni per tutti i 6 punti vendita della catena McDonald’s Italia che dal 1999 gestisce nelle province di Lecce, Brindisi, Bari e Taranto.

Silvestro Colitti, Amministratore Unico di Ristosì S.r.l., commenta: "Siamo felici di ricevere nuovamente questo premio. Tutti i ragazzi con cui abbiamo lavorato hanno dimostrato un altissimo livello di dedizione e motivazione, traducendo la volontà di ricostruirsi una vita attraverso il lavoro in un forte impegno e una grande etica professionale. L'inclusione dei rifugiati non ha solo arricchito la nostra cultura aziendale, ma ha anche portato a benefici tangibili in termini di innovazione, efficienza operativa e responsabilità sociale, rafforzando i rapporti con i clienti, partner e la comunità. Continueremo a promuovere le storie di successo dei rifugiati all’interno della nostra azienda per sensibilizzare i dipendenti sull’importanza e i benefici dell’inclusione professionale, garantendo sempre un ambiente sereno e privo di discriminazioni".

Attiva, che si aggiudica il premio per la prima volta – a dimostrazione della crescente attenzione delle imprese nei confronti della condizione dei rifugiati –, ha reso l’inclusione parte integrante della sua politica aziendale sin dall’inizio della sua attività nel 2022, accogliendo in tirocinio oltre 20 risorse, di cui alcune sono state poi assunte con contratti a tempo indeterminato, nel punto vendita McDonald’s di Bari Poggiofranco che ha in gestione.

"L’inclusione di rifugiati e richiedenti asilo ha arricchito il nostro ambiente lavorativo con una straordinaria diversità culturale, apportando nuove prospettive. Questo processo ha rafforzato il senso di comunità e solidarietà tra i nostri dipendenti, migliorando la coesione e la produttività aziendale" afferma Mattia Ventura, Amministratore Unico di Attiva S.r.l. "Ogni azienda dovrebbe considerare l’avvio di iniziative simili perché non solo contribuiscono al bene comune, ma portano anche vantaggi tangibili in termini di dinamismo, creatività e capacità di affrontare le sfide con uno spirito nuovo e positivo. Come azienda partner del Sistema McDonald’s riteniamo fondamentale aderire a iniziative come questa, che ci consentono di perseguire in modo significativo i valori alla base del brand: inclusione, integrità e comunità".

Le due aziende hanno scelto di affidarsi a Ifoa per la gestione dei loro piani tirocini, integrando con successo numerose risorse con background migratorio. Questo ha contribuito non solo a offrire opportunità concrete a persone in condizioni di fragilità, ma anche a creare ambienti di lavoro inclusivi e stimolanti, a dimostrazione del ruolo dell’inclusione professionale come potente motore di crescita e coesione per gli ambienti lavorativi e la comunità intera.

Ifoa, per sua natura e statuto, ed essendo iscritta al registro del Ministero del Lavoro come ente che svolge attività in favore dei migranti, da anni porta avanti azioni di assistenza, consulenza, ricerca e studio finalizzate all’integrazione delle popolazioni e dei migranti in particolare. Dal 2008 l’ente di formazione organizza tirocini finanziati e non con utenza straniera, attivando 9 percorsi di inserimento socio-lavorativo con il progetto PERCORSI promosso da Anpal Servizi e oltre 1000 tirocini con target di provenienza Centro Africa e Medioriente, coinvolgendo numerose aziende di calibro nazionale e internazionale, tra cui Ikea, Eataly, Leroy Merlin, Nespresso e McDonald’s.

Nel corso delle sue sei edizioni, l’UNHCR ha assegnato il logo We Welcome a 752 aziende che hanno promosso più di 34.000 percorsi d’inclusione lavorativa. Per la sesta edizione si è registrato un incremento del 32% nel numero di candidature presentate dalle aziende, che hanno scelto di abbracciare questo impegno per adesione ai principi di responsabilità sociale d’impresa, promozione del cambiamento culturale all’interno e all’esterno dell’azienda, risposta alle sfide della carenza di manodopera e mismatch nel mondo del lavoro e competenze tecniche e trasversali dei rifugiati assunti.

Negli anni Welcome è cresciuto in portata, efficacia e qualità, coinvolgendo sia grandi aziende - sono 75 le premiate per gli inserimenti realizzati nel 2023, contro le 58 nel 2022 - sia PMI. Gli inserimenti sono aumentati in valore assoluto – 11.770 a fronte dei 9.300 per il 2022 –, ma si riscontra anche un incremento dei contratti a tempo indeterminato dal 5% al 6% e del numero delle donne rifugiate inserite, che passa dal 18% al 20%.

Il progetto Welcome. Working for refugee integration è finanziato dal Fondo di Beneficienza Intesa Sanpaolo, realizzato in collaborazione con Fondazione Adecco ed è sostenuto dal Ministero del Lavoro, da Confindustria e dal Global Compact Network Italia e dall’Associazione Italiana per la Direzione del Personale (AIDP).

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