Tragedia sulla Strada Statale 91 a Salerno: test su alcol e droga per la conducente del Suv


SALERNO - Le indagini sono in corso per far luce sulla tragica dinamica e le eventuali responsabilità dell'incidente stradale che ha causato la morte dei due giovani carabinieri, Francesco Pastore di 25 anni e Francesco Ferraro di 27 anni, lungo la Strada Statale 91 a Campagna.

Al centro dell'attenzione degli inquirenti c'è la posizione della conducente del Suv, le cui iniziali sono N.L, di 31 anni, che è stata sottoposta a test per l'alcol e a esami sulla presenza di droghe. L'esito di tali accertamenti è atteso a breve. La donna, accompagnata da una giovane di 19 anni di iniziali S.M., rischia l'accusa di duplice omicidio stradale. Secondo le prime ricostruzioni, sembra che il Range Rover guidato dalla trentunenne abbia causato l'incidente, coinvolgendo la vettura di servizio dei due militari dell'Arma e anche una Fiat Punto su cui viaggiava un uomo di 75 anni attualmente ricoverato in gravi condizioni all'ospedale di Battipaglia. Anche il terzo carabiniere a bordo della vettura è rimasto ferito gravemente, mentre la conducente del Suv e la giovane passeggera sono state trasferite al nosocomio di Oliveto Citra per cure di ferite e fratture non gravi.

Nel frattempo, si preparano i funerali dei due giovani carabinieri. Quelli di Francesco Ferraro si terranno domani mattina alle 10 nel suo paese natale, Montesano Salentino (Lecce). Il feretro, avvolto nel Tricolore, è stato accolto davanti alla sede del municipio con gli applausi dei cittadini. Alla cerimonia erano presenti i genitori del militare, Antonio e Paola, i fratelli Gigi, Michele e Alessandro, oltre a rappresentanti delle autorità civili e militari.

Anche i funerali di Francesco Pastore dovrebbero svolgersi domani. Il feretro è giunto ieri sera a Manfredonia, dove è stata allestita la camera ardente a Palazzo Celestini. La città si è riunita intorno alla famiglia, con un silenzio rotto solo dal dolore e dal segno della croce. Un fragoroso applauso ha salutato l'ingresso della bara avvolta dal tricolore, simbolo dell'ultimo addio a un giovane servitore dello Stato.

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