Sparatoria per debito di droga: tre persone in manette


RAVENNA - Tre cittadini albanesi, di cui due uomini e una donna, sono stati arrestati dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Ravenna in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal G.I.P. del Tribunale locale, su richiesta della Procura, per tentata estorsione, detenzione di arma illegale, lesioni aggravate e spaccio di sostanze stupefacenti.

L'operazione investigativa è scaturita a seguito del ferimento di un cittadino albanese avvenuto la sera del 15 dicembre scorso a Santerno (RA), dove è stata esplosa una serie di colpi di arma da fuoco nei pressi di un bar. Le indagini hanno portato alla luce un presunto debito di droga non onorato, che avrebbe innescato l'episodio violento.

Il presunto responsabile del ferimento, un cittadino albanese di 35 anni, è stato individuato e arrestato, mentre le indagini hanno rivelato che la vittima e la sua compagna, di 39 anni, sarebbero stati coinvolti in un'attività di spaccio di droga nell'hinterland ravennate, persino all'interno dell'ospedale civile di Ravenna, dove l'uomo era stato ricoverato a seguito dei colpi di pistola ricevuti.

Durante le perquisizioni effettuate in concomitanza con gli arresti, sono stati rinvenuti e sequestrati 50 grammi di hashish e 26 mila euro in contanti, nascosti in abiti e custodie per orologi. Inoltre, il cittadino albanese oggetto dell'agguato ha tentato di disfarsi di un involucro contenente 100 grammi di cocaina, lanciandolo dalla finestra al momento dell'arrivo dei Carabinieri presso la sua abitazione.

Dopo le formalità di rito, due uomini sono stati associati presso le Case Circondariali di Ravenna e Forlì, mentre la donna è stata posta agli arresti domiciliari.

Gli inquirenti hanno chiarito il grave episodio che ha destato allarme sociale, considerando che la sparatoria è avvenuta davanti a un esercizio commerciale frequentato da altre persone.

Si sottolinea che la posizione delle persone coinvolte nell'operazione è ancora al vaglio dell'Autorità Giudiziaria e che non possono essere considerate colpevoli fino a una sentenza definitiva.

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