Fabio Carlini presenta il suo nuovo libro 'L’urlo degli innocenti'



Domenica 17 Marzo 2024, a partire dalle ore 18, si terrà a Isola del Gran Sasso d’Italia presso la sede dell’Associazione Le Tre Porte: “Due chiacchiere con l’autore” la presentazione del nuovo libro di Fabio Carlini: “L’urlo degli innocenti” edito da Artemia Nova Editrice. Il format letterario è stato ideato e proposto dal club del libro “The book Brothers” del capoluogo della Valle Siciliana, al fine di promuovere il colloquio tra i lettori e i migliori autori del territorio.

L’incontro sarà moderato dalla giornalista Lisa di Giovanni, e oltre la presenza dell’autore Fabio Carlini, vedrà l’intervento di figure di spicco del mondo della psicologia e della giurisprudenza, quali la professoressa Maura Ianni e l’avvocato Mario Cheng Chi Chang che aiuteranno il pubblico alla comprensione del particolare soggetto del libro: infanticidio in un epoca dove la percezione culturale e legale di questo crimine non raggiunge ancora la consapevolezza degli anni più recenti.

L’evento sarà trasmesso in diretta sulla pagina Facebook dell’Associazione “Le Tre Porte”.


Sinossi del libro

Le cinque storie narrate da Fabio Carlini in questo libro hanno come tema l’infanticidio. Sono avvenimenti realmente accaduti e le storie sono ispirate a fatti veri. Il mondo descritto dall’autore è popolato da streghe, fantasmi, anime erranti, di cui la fantasia popolare nel suo immaginario affollava le campagne, di esseri spaventosi e diavoli che si materializzavano insieme ai Santi, verso i quali la devozione era molto forte. La lettura è coinvolgente, si richiamano tradizioni e riti ancestrali delle nostre terre in un tempo e un mondo ormai scomparsi.

Non sono scomparsi del tutto, però, soprattutto in alcune zone chiuse, pregiudizi e fenomeni di maschilismo feroce nei confronti delle donne considerate “leggere”, ritenute le uniche responsabili di una eventuale gravidanza indesiderata e lasciate sole ad affrontarne tutte le dolorose conseguenze. Le condanne delle donne sono le più inappellabili e crudeli e i cinque racconti condividono anche questo aspetto: l’esigenza di dover nascondere la pancia che cresce per sottrarsi alle malelingue che tuttavia le bollano già come “donnacce” per le loro relazioni extraconiugali (avendo i mariti in America) o con uomini non liberi; il parto in solitudine come le bestie; il frutto del peccato a testimoniare la colpa; la disperazione di madre costretta ad una tragica decisione o a subire quella dell’uomo con cui ha condiviso il piacere; la vergogna della scoperta; l’onta delle catene verso il carcere. (Elisabetta Di Biagio)

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