Le carceri della Campania sono state teatro di una giornata di follia sabato scorso, con una serie di incidenti e violenze che hanno messo in pericolo la sicurezza del personale penitenziario e dei detenuti. Il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria (SAPPE) ha espresso la sua preoccupazione per l'escalation di violenza e ha annunciato una manifestazione di protesta prevista per il 3 ottobre 2023 a Napoli.
Avellino: Tentato Omicidio e Aggressione Grave
Nella Casa Circondariale di Avellino, un detenuto maghrebino armato di un coltello ha tentato di aggredire un Agente di Polizia Penitenziaria presso l'infermeria. Un altro detenuto, presente nell'infermeria, è intervenuto per difendere l'Agente e durante la lotta è stato gravemente ferito, perdendo un occhio. La situazione è diventata ancora più critica quando circa 50 detenuti di origine italiana si sono uniti all'aggressione. Solo l'intervento tempestivo di un altro poliziotto ha evitato una tragedia maggiore.
Salerno: Aggressione a Poliziotti Penitenziari
A Salerno, tre agenti del Nucleo Traduzioni e Piantonamenti sono stati aggrediti da un detenuto straniero con problemi psichiatrici mentre lo stavano accompagnando per una visita. Uno dei poliziotti ha subito una testata al volto, mentre gli altri due sono stati presi a calci. La violenza nell'ambiente carcerario è diventata un rischio costante per il personale.
Sequestro di Cellulari a Nisida
Parallelamente a queste aggressioni, gli agenti penitenziari continuano a lottare contro l'introduzione, l'uso e il possesso di telefoni cellulari nelle carceri. Un'operazione condotta nell'Istituto Penale per Minorenni di Nisida ha portato al sequestro di quattro cellulari. Questi dispositivi rappresentano un pericolo per la sicurezza nelle prigioni, consentendo ai detenuti di mantenere contatti esterni e pianificare attività illegali.
Il SAPPE ha annunciato una manifestazione di protesta a Napoli il 3 ottobre 2023, durante la quale chiederà risposte alle autorità sulla situazione critica nelle carceri campane. Il sindacato denuncia un'assenza di intervento efficace da parte dell'Amministrazione Penitenziaria per migliorare la sicurezza nelle strutture detentive e le condizioni di lavoro del personale. La comunità carceraria della Campania è afflitta da sovraffollamento, aggressioni frequenti e una gestione disfunzionale che richiede urgenti misure correttive.
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