Nasce a Milano l'associazione Hrayer Tunes formata da donne tunisine per aiutare i più deboli in Italia e all'estero


MILANO. Una grande novità nella città di Milano: nasce l'associazione Hrayer Tunes, la quale vuole donare un sostegno alle famiglie tunisine che vivono in Tunisia aiutate da donne tunisine che vivono in Europa. Si tratta di donne immigrate sposate con figli che vivono in Europa da 30-40 anni e si occupano dei loro connazionali.
La nostra redazione ha avuto modo di intervistare la dott.ssa Rossana Rodà.

D. Chi sono queste donne? 

R. L'associazione Hrayer Tunes è un'associazione formata da donne tunisine, che vivono in Italia e in altri paesi europei. Sono imprenditrici, lavoratrici, mamme, mogli,figlie e donne tunisine che cercano di aiutare i più deboli in Italia e all'estero. Si tratta di donne che oggi si sono imposte nei mercati internazionali, che fanno da madre e padre per i propri figli, amiche, mogli, sorelle che combattono per i propri diritti che soffrono per le sofferenze altrui: ci sarebbe molto da scrivere sulle donne. Le donne sono in prima linea nel sociale, negli ospedali, in missioni umanitarie e nelle imprese.

D. Che rapporto ha lei con le donne? La nostra redazione ha avuto modo di seguirla da anni. La ritrovo più delicata e discreta che mai.

R. Le donne hanno una forza interiore e una grande generosità d'animo. Le donne tunisine hanno una grande forza, conosciute per il sociale. La Tunisia è un paese molto attivo per i diritti delle donne: ci sono grandi organizzazioni formate da donne che, nel mondo arabo ed islamico, sono apprezzate per la continua lotta contro la discriminazione dei generi, lottano per i diritti delle fasce della popolazione più svantaggiate.

D. Ci fu una sua frase che mi disse la prima volta che ci incontrammo: "Per vivere bisogna avere tanto coraggio". La pensa ancora così, a distanza di anni? 

R. Si, ogni giorno è una sfida con se stessi, è un patto che si rinnova sempre. Abbiamo vissuto un periodo di grande lutto a causa del Covid-19. Penso che tutti forse, per la prima volta, ci siamo resi conto che in un attimo si possa perdere tutto: affetti, libertà. Ritornando al coraggio di vivere, penso a tutte quelle donne che, in prima linea, combattono ogni giorno per i diritti dei più deboli. Penso alle donne meravigliose di questa associazione che donano alle famiglie inviando aiuti periodici. 

D. Lei non parla mai del suo lavoro, della sua vita privata: è molto discreta. Cosa pensa di ciò che sta accadendo in ambito politico/economico? 

R. È un momento delicato. Non mi sento di dare un parere o un giudizio sull'operato del governo che ha dato delle linee guida da seguire. E' facile parlare quando non si vivono in prima persona pressioni e responsabilità. Chiunque ci fosse stato sarebbe stato colto impreparato, pertanto credo che tutti abbiano cercato di fare ciò che ritenevano giusto. Chi governa è come un genitore: qualsiasi cosa faccia sbaglia sempre, ma quel genitore (anche io sono madre) si sforza di dare il meglio, tutto ciò che è nelle sue capacità. Pertanto, bisognerebbe essere più comprensivi e costruttivi. 

D. Riprenderanno a settembre le attività? 

R. Si. Abbiamo già un programma molto intenso per l'estero. Ne riparleremo a settembre, per il momento, ringrazio l'associazione Hrayer Tunes e le splendide donne che hanno un grande cuore per aver condiviso con noi la loro gioia.