Coronavirus, è epidemia: per italiani bloccati in Cina si pensa a un trasferimento aereo


PECHINO - La diffusione del Coronavirus accelera: il virus di Wuhan ha causato finora 106 morti, di cui 100 nella sola provincia di Hubei: sono gli ultimi aggiornamenti forniti dalle autorità cinesi, secondo cui i nuovi casi di contagio registrati sono stati quasi 1.300. Alle 82 vittime registrate fino a ieri si vanno ad aggiungere le 24 annunciate oggi dalla Commissione sanitaria dell'Hubei, che portano il bilancio nella provincia centrale cinese da dove è partita l'epidemia a quota 100.

La commissione sanitaria ha confermato 26 nuovi decessi, a quota 106 totali, secondo quanto è già emerso stamani dalle comunicazioni della Commissione sanitaria di Wuhan. Allo stato, ci sono quasi 7.000 casi sospetti in attesa di conferma.

(ANSA/EPA)
I cittadini cinesi sono invitati a evitare i viaggi all'estero per garantire "salute e sicurezza" di cinesi e stranieri. E' il messaggio della National Immigration Administration cinese, secondo cui la riduzione dei movimenti trans-frontalieri può aiutare a prevenire e controllare la diffusione della polmonite causata dal coronavirus 2019-nCoV, il cui focolaio è stato trovato a Wuhan. In una nota, l'amministrazione chiede di "spostare i viaggi all'estero non necessari".

Esclusa per gli italiani bloccati in Cina l'idea di un "trasferimento via terra, che implica quarantene piuttosto complesse", la Farnesina "sta valutando insieme anche con altri soggetti tra cui l'istituto Spallanzani, il ministero della Sanità e il centro interforze l'idea di un trasferimento aereo", che comunque "sarà complesso". Lo ha detto il capo dell'Unità di Crisi Stefano Verrecchia, a Unomattina. "Siamo sempre in contatto con i connazionali - ha detto - che sono circa una settantina in buone condizioni di salute".