TORINO - "La piccola e media industria privata rappresenta un modello non soltanto industriale ed economico, ma anche culturale e sociale: centro di aggregazione nella quale l’imprenditore svolge una funzione sociale, simile a quella del pater familias della Roma antica con funzioni di guida e conduzione del nucleo" ha dichiarato il presidente di Confapi, Maurizio Casasco, al salone del libro di Torino nell’ambito dell’evento organizzato da Confapi e Cgil, Cisl, Uil per promuovere gli enti bilaterali.
"Siamo favorevoli ad azioni anche drastiche che interrompano la proliferazione dei contratti, di quelli sottoscritti tra organizzazioni, sia datoriali sia sindacali, che ben poco o nulla rappresentano. Ma che sia chiaro a tutti: siamo ugualmente pronti a combattere con ogni forza qualsiasi tentativo di omologazione e unificazione della rappresentanza industriale. In Italia un male da sconfiggere è quello della disoccupazione giovanile. Non possiamo più permetterci di perdere talenti, di non fornire prospettive alle nuove generazioni. Siamo riusciti a inserire anche all’interno dei contratti collettivi di lavoro elementi di novità che rendono il nostro sistema bilaterale, creato tra noi imprenditori e le Organizzazioni sindacali, unico e decisamente moderno fornendo servizi fondamentali di welfare aziendale, di sostegno al reddito e alla famiglia, di previdenza complementare, di formazione e di salute e sicurezza sul lavoro. Proprio su quest’ultimo tema, a fronte di una necessaria semplificazione burocratica degli adempimenti, imprenditori e lavoratori devono convergere per fare della sicurezza un elemento strategico anche in termini di incremento della produttività e delle efficienze aziendali. Con la nostra esperienza abbiamo cercato di dare a lavoratori e imprese servizi concreti in linea con le reali esigenze del contesto economico che stiamo vivendo".
"Siamo favorevoli ad azioni anche drastiche che interrompano la proliferazione dei contratti, di quelli sottoscritti tra organizzazioni, sia datoriali sia sindacali, che ben poco o nulla rappresentano. Ma che sia chiaro a tutti: siamo ugualmente pronti a combattere con ogni forza qualsiasi tentativo di omologazione e unificazione della rappresentanza industriale. In Italia un male da sconfiggere è quello della disoccupazione giovanile. Non possiamo più permetterci di perdere talenti, di non fornire prospettive alle nuove generazioni. Siamo riusciti a inserire anche all’interno dei contratti collettivi di lavoro elementi di novità che rendono il nostro sistema bilaterale, creato tra noi imprenditori e le Organizzazioni sindacali, unico e decisamente moderno fornendo servizi fondamentali di welfare aziendale, di sostegno al reddito e alla famiglia, di previdenza complementare, di formazione e di salute e sicurezza sul lavoro. Proprio su quest’ultimo tema, a fronte di una necessaria semplificazione burocratica degli adempimenti, imprenditori e lavoratori devono convergere per fare della sicurezza un elemento strategico anche in termini di incremento della produttività e delle efficienze aziendali. Con la nostra esperienza abbiamo cercato di dare a lavoratori e imprese servizi concreti in linea con le reali esigenze del contesto economico che stiamo vivendo".
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