Ct Italia: dopo il no di Ancelotti, ballottaggio Mancini-Di Biagio

di NICOLA ZUCCARO - Dopo il no di Carlo Ancelotti (prossimo per un ritorno sulla panchina di un club europeo), toccherà a Roberto Mancini dire di sì alla Figc per la guida della Nazionale italiana di calcio? A riscaldare ulteriormente la primavera del pallone italico, già in fibrillazione per la corretta conclusione della Serie A 2017-2018, è la nomina del prossimo Ct azzurro. L'ex allenatore dell'Inter, pur consapevole del fatto che per il suo attuale impegno professionale con lo Zenit sia difficile seguire da San Pietroburgo l'evoluzione delle trattative federali e ammettendo di non aver ricevuto alcun contatto dai Commissari Figc (Fabbricini e Costacurta), in caso di una chiamata dagli stessi non rinuncerebbe perché, come lo stesso Mancini sottolinea, è il sogno di qualsiasi allenatore quello di poter allenare la Nazionale del proprio paese.

Una chiara manifestazione di disponibilità che, Zenit San Pietroburgo permettendo, potrebbe contribuire ad accelerare i contatti tra Mancini e la Figc, per definire entro il 20 maggio (termine stabilito dai Commissari) la sua nomina. Se dopo Ancelotti e Mancini la fumata sarà ancora nera, potrebbero tornare in corsa per la panchina azzurra, oltre a Conte e Ranieri, anche De Biasi (in virtù del suo passato come Ct dell'Albania) e, nuovamente, Gigi Di Biagio.

Quest'ultimo dopo l'esperienza di traghettatore, alla luce delle frequenti riprese televisive presso la tribuna dell'Olimpico di Roma, sembra essere "entrato nella parte" per l'attenta osservazione delle rispettive gare. Un requisito di non poco conto e che potrebbe, ai fini della selezione, giocare a favore del già Commissario tecnico della Nazionale italiana Under 21 e soprattutto di una Federcalcio, che pur in una fase di commissariamento, intende ripiegare su una scelta economicamente conveniente sotto il profilo dell'ingaggio. 

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