Confcommercio: "Il turismo diventa una delle voci più importanti dell'export italiano"

ROMA - "Cresce il numero di stranieri che scelgono di fare una vacanza nel nostro Paese e il turismo diventa una delle voci più importanti dell'export Italiano" si legge in una nota dei dati che emergono dall'analisi 'Il valore del turismo in Italia', realizzata da Confturismo-Confcommercio e presentata al Forum di Confcommercio a Cernobbio.

"Sono stati 60 milioni nel 2017, infatti, i turisti esteri che hanno raggiunto il Belpaese, pari a un +5,2% rispetto allo scorso anno. In crescita del 40% gli arrivi e del 30% le presenze tra il 2007 e il 2017, quella del turismo è diventata una voce fondamentale dell'export con 362 miliardi di euro complessivi negli ultimi dieci anni, superando l'alimentare, l'abbigliamento e l'arredamento. L'accoglienza è il punto di forza del Made in Italy, contribuendo per il 60% al saldo della bilancia commerciale tra il 2007 e il 2017 (128 miliardi su un totale di 216 miliardi di euro), e al Centro-Sud è di gran lunga prevalente (poco meno di 18 miliardi di euro nel 2017). Nell'ultimo decennio il settore è cresciuto di circa 3 miliardi e mezzo di euro, registrando il maggiore incremento percentuale (+6,8%), mentre l'economia italiana ha perso 73 miliardi di euro, di cui ben 67 miliardi a carico di industria e costruzioni. Il turismo è inoltre il comparto con maggior incremento di occupazione sia nel medio (261 mila occupati in piu' tra il 2008 e il 2017, circa +20%) che nel lungo periodo (+43% tra il 2001 e il 2017). Occorre, dunque, puntare con forza e determinazione su questo settore per il rilancio del Mezzogiorno e la crescita del Paese. A partire dalla valorizzazione del Piano strategico di sviluppo del turismo 2017-2022 che ha bisogno di risorse specifiche per la sua realizzazione".

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