Lecce: al IISS "E. Fermi" piove dal soffitto, scatta la protesta. FGC: "Basta scuole fatiscenti"

LECCE. Acqua dal soffitto, pavimenti allagati e studenti ad asciugare armati di secchi e scope: succede all’IISS "E. Fermi" di Lecce, istituto che ospita più di 1000 studenti. Questa mattina, dopo una giornata passata tra disagi e rallentamenti della didattica, gli studenti hanno protestato fuori dall’ingresso, organizzando un presidio per denunciare la situazione e chiedere immediati interventi. A promuovere l’azione gli studenti del Fronte della Gioventù Comunista (FGC), che puntano il dito contro il Governo e i tagli miliardari all’istruzione.

"Sono bastate poche giornate di maltempo per provocare uno stato di disagio per gli studenti che, all’interno dell’edificio scolastico, si sono trovati sotto l’acqua piovana" questo il commento di Lorella, giovane studentessa e militante del FGC al Fermi "Per anni si è tagliato sull’istruzione per rispettare i vincoli imposti dall’Unione Europea, salvare le banche o investire negli armamenti militari. Ecco le conseguenze: scuole a pezzi, con problemi strutturali e gravi carenze. Come se non bastasse, sono proprio le scuole di periferia a pagare il prezzo più alto. Noi studenti delle classi popolari simo stanchi di subire i danni prodotti dai padroni, in queste condizioni non si può nemmeno studiare normalmente".

Tra meno di una settimana gli studenti scenderanno in piazza a Lecce per protestare le politiche sull’istruzione e la "scuola di classe". "Non possiamo permettere episodi del genere, che danneggiano gli studenti e i lavoratori della scuola. Sappiamo bene che il problema dell’edilizia fatiscente riguarda migliaia di scuole in Italia. Anche per questo ci stiamo organizzando nelle scuole di tutta la città per gridare il nostro no alla scuola. Il Governo ci prende solo in giro: non sono in grado di garantire l’incolumità degli studenti e la sicurezza delle strutture, ma non ci pensano due volte prima di regalare milioni di studenti alle aziende come lavoratori non pagati".

Posta un commento

0 Commenti