Pd, più di un milione e mezzo al voto. Vince Renzi con il 73%

(Foto ANSA)

ROMA - Matteo Renzi vince le primarie del Pd, raggiungendo il 73%. Con un'affluenza il cui dato finale sfata completamente i timori della vigilia: tra 1,9 e 2 milioni di votanti. "Il congresso segna l'inizio di una pagina nuova, non è al rivincita o il secondo tempo della solita partita", ha dichiarato l'ex premier parlando alla sede del Pd. "Ha vinto tutto il Pd ma soprattutto quello che non si è vergognato delle cose fatte in questi anni, della legge sul dopo di noi, delle unioni civili, della legge sul lavoro, perché se ci sono 700mila posti di lavoro in più non possiamo far finta di vergognarcene, il Jobs act è una delle cose più straordinariamente di sinistra fatte",

"Oggi - ha aggiunto l'ex premier - abbiamo fatto qualcosa di straordinario, la democrazia è la possibilità di scegliere, grazie ai volontari, chi vi ha preso in giro non vi conosce. Il primo grazia ad Andrea Orlando e Michele Emiliano". "Grazie alla straordinaria passione con cui Emiliano ha posto alcuni temi a iniziare dal Sud, assolutamente prioritario per il Paese. E alla forza con cui Orlando ha insistito sulla necessità di unire il partito e il Paese. Abbiamo bisogno di imparare dalle altre mozioni e lo faremo".

"Grazie a tutte le amiche e gli amici che lavorano nel governo del Paese a iniziare da Gentiloni, a cui tutto il sentimento della nostra vicinanza e amicizia. Ci attendiamo molto da tutti voi che lavorate nel governo e lavoreremo al vostro fianco con molta convinzione".

"Non è un partito personale - ha detto - quando 2 mln di persone vanno a votare, come si fa a dire che è il partito di uno solo con un leader forte. Può essere che il leader è forte, lo vedremo ma sicuramente ha una comunità fortissima". "Nelle primarie del Pd c'è sangue vivo, storie in carne e ossa che lo rendono una comunità meravigliosa. E' il rapporto con il popolo che segna la diversità del Pd rispetto a tutti gli altri. Tutti parlano di populismi, ma l'alternativa non è nel salotto, nei tweet, ma nel popolo: non avere paura della democrazia, dei voti, di fare le primarie. Non c'è alternativa alle persone".

"A Bruxelles chiediamo un cambiamento vero, non ne possiamo più di un' Ue che non incrocia i desideri più belli di chi vuole l'ideale europeo. Non siamo contro l'Ue, ne vogliamo una diversa, l'alternativa a populismo è il popolo".

"Una responsabilità straordinaria!! Grazie di cuore a questa comunità di donne e uomini che credono nell'Italia. Avanti, insieme". Lo scrive Matteo Renzi postando su Instagram un biglietto firmato da lui e da Maurizio Martina.

Sono circa un milione e mezzo i votanti alle primarie del Partito Democratico alle 17. I 2,8 milioni del 2013 sono lontani, ma a questo punto sembra più vicina la soglia dei 2 milioni di votanti indicati da Orlando come spartiacque. Secondo i dati ufficiali diffusi dal partito, sono esattamente 1.493.751 gli elettori che si sono già recati ai gazebo per scegliere il nuovo segretario democratico.

La commissione congresso del Pd ringrazia i volontari che stanno lavorando ai gazebo: “Grazie per questa straordinaria partecipazione che siamo certi si rafforzerà nelle prossime ore. Grazie agli oltre 80 mila volontari che rendono possibile questo importantissimo evento democratico”. I tre candidati che si contendono la segreteria hanno votato questa mattina nei loro seggi.

Intanto l'ex premier si è presentato alla casa del popolo di Pontassieve (Fi) insieme alla moglie Agnese poco dopo le 11. Andrea Orlando ha votato nella sede Dem di La Spezia, nel quartiere Fossitermi mentre Michele Emiliano ha votato nel seggio allestito nel circolo Pd di via Zara a Bari. I seggi, aperti dalle 8 di stamani, chiuderanno alle 20. In Italia sono circa 8.000 mentre 200 sono quelli all’estero.

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