Kabul, autobomba esplode causando 80 morti e 350 feriti

(Foto ANSA/AP)

di BEATRICE GALLUZZO - Nelle prime ore di oggi un autobomba è esplosa con incredibile violenza nei pressi di piazza Zanbaq a Kabul, una zona centrale in cui si trovano numerose sedi di ambasciate estere, nonchè il palazzo presidenziale e la sede della missione NATO “Resolute support”. La forte detonazione ha causato 80 morti, e 350 feriti, per lo più civili. Alcuni dipendenti dell’ambasciata tedesca, che sorge a pochi metri dal luogo dell’esplosione, sono stati feriti. Un dipendente afghano della sede diplomatica, addetto alla sicurezza, è rimasto ucciso.

Come riporta il New York Times, l’ordigno è scoppiato con un impatto tale da lasciare a terra un cratere profondo quattro metri, e due ore dopo l’esplosione ancora si alzavano in aria spesse colonne di fumo. Per oltre un kilometro dal punto in cui era piazzata l’autobomba, oltre trenta macchine sono andate distrutte e i vetri degli edifici, all’impatto con la violentissima onda d’urto, sono finiti in frantumi. Ancora non è chiaro chi sia il responsabile di quest’attentato, nè quale fosse il preciso obiettivo da colpire.

Nei primi tre mesi del 2017 la capitale afghana e le zone immediatamente circostanti hanno guadagnato un tragico primato nell’ambito del numero di vittime causate dai numerosi attacchi che stanno scuotendo la città e terrorizzando i civili. Il Guardian riporta le parole di condanna del presidente afghano Ashraf Ghani “I terroristi anche nel sacro mese del Ramadan, mese di virtù, benedizione e preghiera, non smettono di ammazzare la nostra gente innocente”.

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