(Foto LA STAMPA)
Il Governo della piccola Corea del Nord è già da un po' che si diletta nel solleticare la pancia del gigante USA, e pensare che già un mese fa il Segretario di Stato americano Rex Tillerson dichiarava che "la pazienza strategica è finita". Il governo di Washigton ha poi ribadito ieri durante una conference call che per arginare il fenomeno Pyongyang "tutte le opzioni sono sul tavolo, anche quella militare".
La tempistica non è casuale, perché il missile è stato lanciato a ridosso dell'incontro che si terrà domani tra Donald Trump e il Presidente cinese Xi Jinping in Florida, a Mar-A-Lago. Nell'agenda dell'incontro, ovviamente, la questione nordcoreana. D'altronde la Cina è alleata del regine di Pyongyang, ma comunque non può non provvedere al contenimento di un "esuberante" Kim Jong Un, che sempre più si dimostra elemento di tensione e squilibri nelle relazioni internazionali. Ma a prescindere dall'atteggiamento cinese, Trump ha già dichiarato che gli USA cercheranno di risolvere la questione da sé.
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