Gentiloni: “Quella degli USA è stata una risposta al crimine di guerra di Assad”


di ILEANA CIRULLI - In una conferenza a Palazzo Chigi, Paolo Gentiloni si è espresso circa la guerra chimica cominciata da Assad, la quale sta sconvolgendo l’intera Siria. "L'uso di armi chimiche è vietato dalle convenzioni internazionali e da numerose risoluzioni dell'Onu. E non può essere circondato da indifferenza. Chi ne fa uso non può contare su attenuanti o mistificazioni", ha affermato con durezza il premier italiano, per poi continuare: “L'azione ordinata da Trump, si è sviluppata nella base aerea da cui erano partiti gli attacchi con uso di armi chimiche nei giorni scorsi. Ed è stata condotta contro un crimine di guerra, il cui responsabile è il regime di Assad. Credo che le immagini di sofferenza che abbiamo dovuto vedere nei giorni scorsi in seguito all'uso delle armi chimiche non possiamo pensare di rivederle".

Davanti ad atti talmente disumani e perseveranti, Gentiloni non si abbatte: "L'Italia è sempre stata convinta che una soluzione duratura per la Siria vada cercata nel negoziato. Era e resta la nostra posizione. Il negoziato deve comprendere tanto le forze di opposizione quanto il regime, sotto l'egida delle nazioni unite con il ruolo decisivo e costruttivo della Russia". Il premier puntualizza che "c'è l'impegno comune perché l'Europa contribuisca alla ripresa dei negoziati in Siria" e, in quanto membro del Consiglio di Sicurezza, l'Italia continuerà ad adoperarsi per tal fine.

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