G7: no nuove sanzioni alla Russia. Difendere la Siria dai ribelli e da Assad

(Foto ANSA)

di MARIAGRAZIA DI RAIMONDO - Alla conferenza stampa conclusiva del G7 tenuto a Lucca, il ministro degli Esteri francese Jean-Marc Ayrault, ha affermato che tutti i ministri esteri del G7 hanno concordato sul fatto che non può esserci una soluzione per la Siria, finché Assad è al potere. L'intervento del segretario di Stato Usa Rex Tillerson è stato incisivo, invitando la Russia a scegliere con "chi stare" se con gli Stati Uniti e con i paesi che la pensano allo stesso modo o con Assad, l'Iran e gli Hezbollah. Affermando poi, che il regno di Assad è alla fine. Alfano ha inoltre convocato ieri una sessione speciale dedicata alla crisi siriana, invitando i ministri degli Esteri di Turchia, Giordania e Arabia Saudita. In seguito il capo della Farnesina ha parlato al telefono con il collega iraniano, Mohammad Javad Zarif, al quale ha chiesto che Teheran faccia pressione sul regime di Damasco, perché cessi ogni attacco contro i civili, si sbarazzi di tutti gli ordigni chimici e rispetti la tregua. Si è anche trattato l'argomento delle sanzioni a Mosca. Anche se il Times ha riferito di una politica dura di Theresa May e Boris Jhonson verso Putin, reclamando nuove sanzioni, al G7 Alfano ha dichiarato che ognuno ha espresso la propria opinione a riguardo ed è idea comune la voglia di coinvolgere la Russia per una concreta collaborazione, che possa evitare un conflitto militare, avviare un processo politico ed escludere ulteriori sanzioni.

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