(Foto ANSA)
C'è da chiedersi se si può morire per mano di diverse persone, tutte accanite in una maniera tanto brutale quanto indescrivibile, contro Emanuele Morganti, la cui unica "colpa" è stata quella di aver difeso la fidanzata, che era diventata oggetto di battute anche pesanti, da parte di un giovane albanese, probabilmente anche ubriaco.
Questo è accaduto venerdì notte all'esterno di un locale di Alatri, in provincia di Frosinone, dove un gruppo di giovani, amici del ragazzo albanese, hanno cominciato a pestare brutalmente Emanuele.
In particolare, uno di loro ha inferto al malcapitato i colpi più forti, con un corpo contundente di ferro, con si sa ancora se una spranga o altro, facendolo stramazzare al suolo, con fratture multiple al cranio e alla cervicale, che non gli hanno lasciato scampo. Infatti il giovane è morto dopo oltre 36 ore di agonia al Policlinico Umberto Primo dove precedentemente era stato operato e ricoverato in rianimazione.
0 Commenti