Consip, pm: "Tiziano Renzi e Russo si facevano promettere soldi"


NAPOLI - I militari del Comando dei carabinieri per la Tutela dell’ambiente del comando provinciale carabinieri di Napoli e del nucleo di Polizia tributaria della Guardia di finanza di Napoli stanno dando esecuzione ad una ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico dell’imprenditore campano Alfredo Romeo.

Ad emettere la misura l’ufficio del Gip del tribunale di Roma su richiesta della locale procura della Repubblica in relazione ad un episodio di corruzione in ambito Consip.

PM: TIZIANO RENZI E RUSSO SI FACEVANO PROMETTERE SOLDI - L'imprenditore Carlo Russo e Tiziano Renzi, padre dell'ex premier, "sfruttando le relazioni esistenti tra Tiziano Renzi e Luigi Marroni", ad di Consip, "si facevano promettere indebitamente" "da Alfredo Romeo", arrestato oggi, "che agiva previo concerto con Italo Bocchino, suo consulente, utilità a contenuto economico, consistenti nell'erogazione di somme di denaro mensili, come compenso per la loro mediazione verso Marroni", in relazione allo svolgimento di gare. E' quanto si legge nella contestazione riportata nel decreto di perquisizione a carico di Russo.

TIZIANO RENZI: ATTACCHI VERGOGNOSI - "Gli unici soldi che spero di ottenere sono quelli del risarcimento danni per gli attacchi vergognosi che ho dovuto subire in questi mesi. Sono contento del fatto che il 16 marzo finalmente inizieranno i processi contro chi mi ha diffamato". Lo dichiara Tiziano Renzi, padre dell'ex premier Matteo, in una nota che dirama alla luce di quanto emerso oggi dall'inchiesta Consip. "Non ho mai avuto un problema con la giustizia per una vita intera fino a due anni fa, quando sono stato indagato e poi archiviato dalla procura di Genova", sottolinea.

GIP: LOTTA IMPRENDITORIALE A SUON DI TANGENTI - Una lotta imprenditoriale per aggiudicarsi gli appalti che, a detta degli stessi indagati, "sembra essere gestita a suon di tangenti" o attraverso la "ricerca di appoggi all'interno dell' 'alta politica'". Lo scrive il Gip di Roma Gaspare Sturzo nell'ordinanza di custodia cautelare nei confronti di Romeo.

Dalle indagini, dice il Gip, è emerso un "gravissimo quadro di possibile infiltrazione criminale in Consip, almeno quanto ad alcune gare" tra cui la Fm4, il facility management del valore di 2,7 miliardi.

"La forza corruttiva di Romeo è ampliata dalla sua conclamata 'rete' di conoscenze istituzionali 'ad altissimo livello', conoscenze che, all'evidenza, utilizza in modo spregiudicato per orientare a suo vantaggio l'agire della pubblica amministrazione".

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