Usa: Stop all'ingresso di rifugiati siriani. Trump: «Non è un divieto contro i musulmani, ma contro il terrorismo»


di ILEANA CIRULLI - Dopo aver dato il nulla osta per la costruzione del muro al confine con il Messico, Donald Trump dovrebbe firmare, forse oggi stesso, un ordine esecutivo per limitare per un mese l'arrivo in America dei cittadini di sette Paesi musulmani. Questo progetto è stato intitolato "Protezione della nazione da attentati da parte di stranieri". La bozza del decreto, alla quale sta lavorando l'amministrazione, prevede la sospensione per 120 giorni dell'intero programma per l'accoglienza dei rifugiati e la sospensione per almeno 30 giorni dei visti per chi arriva da Paesi a prevalenza musulmana: Iran, Iraq, Libia, Somalia, Sudan, Siria e Yemen. In questo modo, va delineandosi l'intenzione del nuovo presidente di sovvertire alcuni punti fondamentali della politica di Obama.

Ad alludere a tale notizia è stato lo stesso neo-presidente americano, che in un tweet ha scritto: «Grande giorno per la sicurezza nazionale. Tra le tante cose, costruiremo il muro!» - notizia di cui è divenuta presto in possesso l'Associated Press.

Trump si giustifica: «Sono persone che entrano, in molti casi, con intenzioni diaboliche e io non lo voglio. Questi sono l'Isis. Il nostro Paese ha già problemi sufficienti senza permettere loro di entrare, è gente che in molti casi o in qualche caso vuole creare una terribile distruzione».

Un altro aspetto ci appare preoccupante. Lui stesso, allargando l'area di rischio a tutti i paesi considerati bersagli di attentati terroristici, più volte ha fatto riferimento a delle restrizioni sugli ingressi dall'Europa, che potrebbero cancellare il sistema Esta di visti online, concessi anche ai turisti italiani. Ma sapremo soltanto fra poche ore se anche questa sua proposta verrà inclusa nei decreti anti-immigrati o meno.

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