A dichiararlo l'ex premier Matteo Renzi in una lunga intervista rilasciata a Repubblica in cui spiega come intenda, a partire dai suoi "errori", rilanciare il Pd. "Ho fatto tante riforme senza capire - ammette - che serviva più cuore e meno slide", "credo nel Pd, lo rilanceremo con facce nuove e valori forti. Non ho fretta di votare - prosegue - ma evitiamo un bis del 2013".
"Continuo a pensare - dice Renzi sulla legge elettorale - che il ballottaggio sia il modo migliore di evitare inciuci. Se la Consulta lo boccerà , c'è il Mattarellum. Con il proporzionale si torna alla Dc".
Sugli istituti di credito l'ex premier rivendica: "abbiamo fatto tutto quello che dovevamo fare, l'errore l'ha fatto Monti sulla bad bank. Il caso di Boschi padre ci è costato molto. Dissi che Mps era un affare? C'erano le condizioni". Sul cosiddetto Giglio magico, Renzi nega favoritismi: "Mai scelto le persone in base alla fedeltà . L'inchiesta su Luca Lotti? sono sicuro di lui, bene le indagini ma i pm facciano in fretta". Sulla vicenda Consip, Renzi ribadisce: "La mia linea è sempre una sola: si vada a sentenza. Noi chiediamo ai giudici di fare presto, sempre", "ovviamente non ho alcun dubbio sulla totale correttezza dei carabinieri e dei membri del governo in questa vicenda". Renzi parla anche dei Cinque stelle e del leader Beppe Grillo: "Lui vince se denuncia il male. Non se prova a cambiare. Quei ragazzi sono già divisi, si odiano tra gruppi dirigenti, fanno carte e firme false per farsi la guerra. Ma sono un algoritmo, non un partito. Lui è il Capo di un sistema che ripete ai seguaci solo quello che vogliono sentirsi dire, raccogliendo la schiuma dell'onda del web. Dovremmo fare una colletta per liberare la Raggi e i parlamentari europei dalle orrende manette incostituzionali che multano l'infedeltà al partito, ogni ribellione o autonomia. Ma quelli che vedevano la deriva autoritaria nella riforma costituzionale, su questo tacciono".
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