Boschi: "Non ho favorito mio padre"

"I provvedimenti del governo hanno favorito, anche in modo indirettamente, la mia famiglia? Se la risposta fosse si sarei la prima a dare le dimissione. Con i sembrerebbe e mi pari si va poco lontano". Lo ha detto la ministra per le Riforme, Maria Elena Boschi, nella replica alla mozione di sfiducia alla Camera. "Se mio padre ha sbagliato deve pagare. Nell'Italia che stiamo costruendo non c'è spazio per i due pesi e due misure, ma questo non lo giudicheranno i talk show", ha aggiunto. "In questa Italia non ci sono favoritismi", ha sottolineato poi il ministro. "Mio padre ha perso il proprio incarico con il commissariamento voluto da questo governo, dov'è il favoritismo nell'aver fatto perdere a mio padre l'incarico? Mio padre è stato al pari degli altri membri del cda sanzionato dalla Banca d'Italia", ha ribadito. "Capisco che un ministro di 34 anni possa attirare invidie, ma invidie e maldicenze non mi fanno paura. Vado avanti confortata da tanti colleghi e persone che mi incoraggiano a proseguire. Voglio sfidare gli interoganti: mi si dica e mi si dimostri che ho favorito la mia famiglia e mi dimetterò, ma non vi consento di mettere in discussione la mia onestà. La realtà dei fatti è molto più forte della demagogia", ha aggiunto Boschi. Infine ha osservato che "chi pensa che attaccando me si indebolisca il governo, dico lasciate perdere perchè questo governo è attrezzato per vincere gli attacchi e portare avanti il cambiamento. Andremo avanti senza arroganza". 
La mozione di sfiducia è stata poi respinta con 373 voti contrari e 129 favorevoli.

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