Renzi: "Abbassare le tasse non è di destra o di sinistra: è giusto e basta"

"Leggo sui giornali la discussione se abbassare le tasse sia di destra o di sinistra. Solo noi riusciamo a creare dibattiti su certi argomenti. Abbassare le tasse è giusto. Punto, basta". Lo ha affermato il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, in visita alla Danieli di Udine.

"Gli Italiani hanno pagato troppe tasse, quindi ora riduciamo la pressione", ha aggiunto. "Se riuscissimo a crescere più della Germania anche nell'export, e i primi dati sono incoraggianti, saremmo in grado di costruire un futuro avvincente. I primi dati che arrivano sono positivi, anche se non li esaltiamo, ma oggi l'italia riparte anche grazie a chi non si è mai fermato", ha osservato. "E' computo di un presidente del Consiglio dire grazie a chi tiene alta la bandiera italiana nel mondo". Per il premier "su scuola e merito o siamo in condizione di investire di più e meglio, o le prossime sfide le perdiamo. La scuola è molto meglio di quella che raccontiamo. Basta con il piagnisteo sul fatto che le persone non sono in condizione di fare le cose - ha aggiunto -, possono farle ma devono essere aiutate. Abbiamo messo 3 miliardi in più ma adesso bisogna buttarci l'attenzione della politica e la legge di stabilità dà un segnale sul merito".

Infine "sui costi della burocrazia ancora non ci siamo. Abbiamo bisogno di fare altro: le leggi le abbiamo fatte, sono buone, ma dipende anche dai decreti attuativi. La riforma della Pubblica amministrazione è un'ottima legge, ma molto dipende da come la applicheremo. La conferenza dei servizi sembra una terapia di gruppo, ognuno dice la sua: sembriamo alcolisti anonimi, senza offesa per gli alcolisti anonimi. Questo deve cambiare: lo Stato deve andare con una sola voce a certi tavoli".

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