"Oggi ricordiamo un grande uomo, un grande carabiniere, un grande prefetto". Così il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, a Palermo, a margine della cerimonia di commemorazione del prefetto Carlo Alberto Dalla Chiesa, della moglie Emanuela Setti Carraro e dell'agente di scorta Domenico Russo, nel 33esimo anniversario della strage in cui persero la vita.
"Fu punito non per le cose che aveva fatto a Palermo ma per quelle che si pensava avrebbe fatto - ha aggiunto il ministro -. E' stato un omicidio per prevenire quell'azione di bonifica che avrebbe fatto e pensate quanto anni ci avrebbe risparmiato per riscatto della Sicilia il Generale dalla Chiesa se lo avessero fatto lavorare".
Sul luogo della strage di mafia, in via Isidoro Carini, sono state deposte corone di fiori. Insieme al ministro Angelino Alfano, presenti alla cerimonia, oltre ad autorita' civili, religiose e militari, tra gli altri, anche la figlia del generale, Rita Dalla Chiesa, il procuratore di Palermo Francesco Lo Voi, il procuratore generale Roberto Scarpinato, il prefetto Francesca Cannizzo, l'arcivescovo Paolo Romeo, i sostituti procuratori Vittorio Teresi e Francesco Del Bene, il vice presidente della Regione e assessore alla Formazione Mariella Lo Bello, il vice presidente dell'Ars Giuseppe Lupo, il sindaco Leoluca Orlando.
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